Anche se il ritmo di crescita sarà inferiore rispetto a quella previsto in altri Paesi europei e non
Il 2017 dovrebbe essere un anno positivo per il mercato immobiliare italiano: secondo Scenari immobiliare, dovrebbe crescere del 4% rispetto all'anno precedente. Nel 2017 le compravendite residenziali dovrebbero raggiungere almeno le 550mila unità - anche Nomisma ha diffuso una stima simile – e dunque al di sotto dei livelli di crescita previsti in Europa e negli Stati Uniti (oltre l'8% su base annua).
A mancare non è l'interesse degli italiani verso l'acquisto di una casa – Scenari immobiliare stima una domanda potenziale pari a 850mila abitazioni –, ma l'alta disoccupazione e una tassazione elevata continuano a rappresentare, secondo Scenari immobiliari, degli ostacoli alla ripresa definitiva di un mercato che negli ultimi anni ha perso molto. E non solo in Italia. Rispetto a dieci anni fa, tutti i mercati europei, fatta eccezione per la Germania, si sono mediamente contratti del 13%.
In particolare, se si sposta l'attenzione sui grandi centri urbani, Roma è sui livelli di dieci anni fa mentre hanno perso qualcosa tanto Parigi (-15%) quanto Madrid (-40%). A crescere sono Milano (+3%) e alcune città dell'Europa settentrionale. Scenari immobiliari osserva che quello italiano rimane un mercato interessante grazie a delle quotazioni ritenute ancora basse, anche se la domanda riguarda principalmente due città (Roma e Milano) ed “è frenata da carenza di prodotto idoneo in diversi segmenti di mercato”.
Le basse quotazioni, che unite alla diminuzione dei tassi di interesse e ad un più facile accesso al credito bancario hanno contribuito alla ripresa del mercato immobiliare italiano a partire dal 2014, non mostrano significativi segnali di ripresa. Solo qualche settimana fa, l'Eurostat – l'Ufficio statistico dell'Unione europea – comunicava che l'incremento dei prezzi delle abitazioni, registrato nel terzo trimestre del 2016 tanto nell'Eurozona quanto nell'UE a 28, non trovava riscontro nel nostro Paese, dove i prezzi erano ancora in discesa, da -0,8% a -0,9%. In Italia il calo dei prezzi è comunque in frenata rispetto agli anni precedenti, osserva una recente analisi l'Ufficio Studi di Immobiliare.it.