Ue, dazi sull'import di auto cinesi
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La casa automobilistica giapponese parla di "situazione grave" dei conti e della necessità di adottare "misure urgenti" per tornare competitiva
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Nissan prevede di tagliare 9mila posti di lavoro a livello mondiale e di ridurre del 20% la sua capacità produttiva. Lo annuncia la stessa casa automobilistica giapponese, motivando la decisione con il forte calo delle vendite. Nissan fa sapere anche che rivenderà a Mitsubishi Motors il 10,02% della sua quota, attualmente al 34%.
Sul fronte dei conti del 2024, Nissan fa sapere di aver visto al ribasso le previsioni sia per gli utili sia per i ricavi, definendo la situazione "grave" e sostenendo la necessità di adottare "misure urgenti" per rendere di nuovo il gruppo competitivo sul mercato.
La crisi dell'automotive, dunque, è arrivata in Giappone. La decisione della Nissan arriva alla luce dei risultati della prima metà dell'anno fiscale, chiusa a settembre con un utile netto drasticamente in calo del 93,5% in un anno. I risultati del semestre hanno portato anche a una drastica riduzione della guidance per l'intero anno fiscale: la stima sulle vendite nette si riduce del 9,3%, mentre la previsione sul risultato operativo crolla del 70%.
"Di fronte a una situazione difficile, Nissan sta adottando misure urgenti per risollevare le proprie prestazioni e creare un'azienda più snella e resistente, in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti dei mercati", si legge in un comunicato della casa automobilistica. Nissan prevede anche un piano per la razionalizzazione degli asset che è già in atto: la società ha infatti annunciato la messa in vendita del 10% delle quote di Mitsubishi Motors Corporation, riducendo la sua partecipazione attualmente al 34%. Le azioni saranno cedute sul mercato dall'8 novembre, prima dell'apertura della borsa di Tokyo.
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