Case all'asta

Nuova normativa per la valutazione degli immobili

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Ordini professionali e Abi (Associazione bancaria italiana) hanno messo a punto di recente le nuove linee guida per la valutazione degli immobili che andranno all’asta. Chi ancora non conoscesse, o volesse approfondire, le opportunità offerte dallo strumento può leggere cosa sono e come funzionano le aste giudiziarie nella guida dedicata di Facile.it. Tornando però alle nuove norme, vediamo quali sono le novità. La prima tra tutte: le nuove linee guida, da quest’anno, dovranno utilizzare le indicazioni internazionali contenute nell’edizione 2016 dell’European Valuation Standard di TEGoVa, associazione paneuropea attiva in questo campo dagli inizi degli anni 80, e le definizioni 2017 degli International Valuation Standard di Rics, organizzazione professionale tra le più importanti del mondo in materia di definizione degli standard legati al settore immobiliare.

Le nuove linee guida hanno l’obiettivo di facilitare il lavoro di tutti quei soggetti (come ad esempio, Tribunali, creditori, debitori e valutatori) coinvolti nel sistema di valutazione degli immobili a garanzia di crediti inesigibili, e di fornire regole più omogenee per la definizione dei valori di base e della base d’asta. Lo scopo è anche favorire il recupero del credito erogato attraverso procedure più efficaci e ottenere il massimo dell’eventuale residuo destinato al debitore dopo la vendita. Il documento, approvato oltre che dagli Ordini professionali e da Abi, anche da una serie di associazioni a vario titolo interessate, che hanno fatto parte del tavolo di lavoro, si focalizza sui diversi aspetti utili a incrementare la trasparenza e la correttezza delle valutazioni degli immobili oggetto di procedure esecutive giudiziali e stragiudiziali. Tra questi, vanno segnalati in particolare: il maggior peso attribuito alla figura del perito, la definizione di ‘valore di mercato’ dell’immobile oggetto della procedura; l’elaborazione di un certificato di valutazione che garantisca l’accesso totale alle informazioni; le attività di analisi finalizzate all’identificazione dei potenziali rischi della transazione immobiliare. Il documento vuole anche rappresentare un punto di riferimento per gli operatori del settore che, a seguito della crisi economica, “si sono trovati a gestire negli ultimi anni un numero crescente sia di crediti inesigibili sia del loro ammontare complessivo”, hanno sottolineato Valeria Giancola e Giuseppe Tedesco, consiglieri nazionali dei commercialisti delegati alle Funzioni giudiziarie. Secondo i dati del report ‘Aste’ elaborato da Astasy (Gruppo Gabetti), nel 2017, le aste immobiliari sono state oltre 234mila e hanno registrato un decremento del 12,4% rispetto all’anno precedente. Chi volesse tuttavia comprare una casa attraverso tale modalità, non solo può contare su un prezzo più basso rispetto a quello di mercato, ma anche sulla possibilità di acquistare ricorrendo a un normale mutuo e di sfruttare le agevolazioni fiscali previste per la prima casa.

A tale proposito, l’Abi, in collaborazione con diversi Tribunali italiani, ha individuato una procedura che ha l’obiettivo di facilitare il ricorso a questa formula d’acquisto. All’iniziativa aderiscono, oltre che i Tribunali, anche diverse banche, il cui elenco è disponibile sul sito dell’Associazione bancaria, ferma restando la possibilità di rivolgersi autonomamente anche ad altri istituti di credito che erogano il servizio. Un’altra importante novità che interessa il 2018 delle aste giudiziarie è l’introduzione del Portale delle vendite pubbliche, online dal luglio scorso, e che, salvo imprevisti, dovrebbe cominciare a operare a pieno regime dalla metà del prossimo aprile. Con il Portale, istituito con la legge 132/2015 e gestito dal ministero della Giustizia, si punta a rendere più semplice l’accesso a questa tipologia di vendita. Sul sito dovranno essere pubblicate le procedure esecutive di tutti Tribunali italiani. Si potranno inoltre visualizzare le aste e di lì bisognerà passare per fissare un’eventuale visita all’immobile che interessa. Sempre attraverso il Portale si potranno chiedere informazioni, attivare telematicamente le procedure per partecipare all’asta e, soprattutto, sarà possibile fare offerte direttamente via internet.

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