Peggio di noi solo la Grecia. Il nostro Paese si rivela fanalino di coda anche per lo scarto occupazionale tra uomini e donne (19,8%)
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L'Italia è penultima nell'Unione europea per il livello di occupazione, attestatosi al 62,3% nel 2017. Peggio di noi solo la Grecia, col 57,8%. Lo riferisce Eurostat, precisando che il nostro Paese si rivela fanalino di coda anche per lo scarto occupazionale tra uomini e donne (19,8%), categoria in cui a superarci è soltanto a Malta col 26,1%. L'Italia è inoltre il penultimo Paese europeo, sempre dopo la Grecia, per donne occupate (appena il 52,5%).
Dai dati emerge inoltre che l'Italia è lontana dal raggiungimento dell'obiettivo, fissato dall'Ue al 2020, di un tasso d'occupazione complessivo del 67%. Il numero di occupati segna però un moderato aumento, con un +0,7% sull'anno rispetto al 61,6% del 2016.
La crescita maggiore (+0,9%) è stata registrata dalle lavoratrici, passate dal 51,6% del 2016 al 52,5% del 2017. Salgono in modo deciso (+1,9%) anche gli occupati sopra i 55 anni, passati dal 50,3% al 52,2%, con differenze significative tra uomini (62,8% nel 2017) e donne (42,3%). Queste ultime segnano ancora una volta una crescita più decisa rispetto alla controparte maschile (+2,6% annuo contro l'1,1%).