Dopo la contrazione del 2014, l'economia dovrebbe ripartire. Ma Moody's avverte: "Il Paese rimane vulnerabile nonostante la Bce"
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Il debito pubblico dell'Italia continuerà a crescere nei prossimi due anni, passando dal 130,6% del Pil nel 2014 al 132,8% nel 2016 e al 133,5% nel 2016. Lo stima l'Ocse, sottolineando che il livello elevato del debito "costituisce una vulnerabilità significativa" per il nostro Paese. Dopo la contrazione del 2014, l'economia italiana "dovrebbe tornare alla crescita per la metà del 2015, e accelerare un po' nel 2016", prosegue l'Ocse.
Moody's: Italia vulnerabile nonostante la Bce - Anche Moody's lancia avvertimenti sui nostri conti e dice: "L'Italia è uno dei Paesi dell'Eurozona più esposti" a un potenziale cambiamento nei flussi finanziari, nonostante la Bce, "dato un fabbisogno lordo di finanziamento del debito stimato a circa il 29% del Pil nel 2015". Secdono l'agenzia di rating "anche la Spagna è vulnerabile" con un 20% che la colloca al secondo posto nell'Eurozona.
Ocse: l'aiuto della Bce migliorerà la situazione - L'Ocse precisa comunque che "il supporto della politica monetaria della Bce dovrebbe migliorare le condizioni finanziarie e facilitare una risalita dei prestiti bancari, che dovrebbe aumentare gli investimenti". Secondo l'organizzazione parigina, gli investimenti lordi, calati del 2,7% su base annua nel 2014, cresceranno dello 0,1% nel 2015 e del 2% nel 2016.
Inoltre, scrive sempre l'Ocse, un contributo a una crescita più forte arriverà anche dalla "rivitalizzazione prevista per il mercato dell'export italiano", con un +1,7% nel 2014, +2,7% nel 2015 e +4,6% nel 2016 per le esportazioni lorde, e rispettivamente +0,1%, +0,2% e +0,5% per quelle nette. Resterà invece limitata la ripresa dei consumi privati, che cresceranno dello 0,3% nel 2015 e dello 0,5% nel 2016. L'insieme della domanda interna, che quest'anno è calata dello 0,4%, sarà stabile nel 2015 e crescerà dello 0,6% nel 2016.
"Avanti con il programma di riforme" - Il programma di riforme del governo italiano "dev'essere portato avanti con determinazione, insieme all'efficace implementazione delle riforme precedenti, affinché la crescita più forte sia sostenibile". Così l'Ocse, che giudica "adeguato" il rinvio di una nuova stretta sui conti e dà parere positivo sui "passi iniziali" dell'Italia in materia di riforme.
"Disoccupazione in Italia in calo dal 2016" - In Italia, "la disoccupazione comincerà a diminuire nel 2016, ma resterà a livelli elevati, mentre gli aumenti dei salari sembrano destinati a rimanere modesti". Lo prevede l'Ocse nel suo Economic Outlook, in cui stima un tasso di senza lavoro al 12,4% nel 2014, 12,3% nel 2015 e 12,1% nel 2016.
"Europa a rischio stagnazione" - Per l'Ocse, se la domanda non riparte, "alcune economie, e in particolare l'eurozona, potrebbero restare bloccate in una stagnazione persistente". "In questo contesto è essenziale - conclude l'Ocse - che siano utilizzate tutte le leve macroeconomiche e di politica strutturale per offrire alla crescita il maggior supporto possibile".