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L'amministrazione pubblica che vuole fare smart working deve garantire "l'invarianza dei servizi resi all'utenza" ma anche "un'adeguata rotazione del personale autorizzato alla prestazione di lavoro agile, assicurando comunque la prevalenza per ciascun lavoratore del lavoro in presenza". Lo si legge nelle linee guida presentate dal ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta ai sindacati.