La percentuale di presenza femminile è limitata nelle università, alta negli organi costituzionali. Al sud si concentra la quota maggiore di personale in servizio nelle istituzioni pubbliche
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Oltre metà del personale delle istituzioni pubbliche è donna, ma non comanda. Lo riferisce l'Istat, precisando che la presenza femminile negli organi di vertice è limitata (14,4%). Il valore più basso è stato registrato nelle università (7,2% di dirigenti femminili), mentre il più alto negli organi costituzionali (21,2%). A livello territoriale il valore più basso si osserva in Sicilia (7,2%), quello più alto in Emilia-Romagna (21,2%).
In generale la più elevata presenza femminile si registra negli enti del Sistema sanitario nazionale (65,1%), la più bassa nelle Giunte e Consigli regionali (46,9%). Tra le donne si riscontra inoltre una quota maggiore di figure a tempo determinato (9,9% rispetto al 6,6% degli uomini).
Si concentra al Sud la quota maggiore di statali - A livello territoriale il personale in servizio nelle istituzioni pubbliche è concentrato per il 35,3% in unità locali situate nel Mezzogiorno (22,6% nelle Regioni del Sud e 12,7% nelle Isole). Il 22,6% del personale lavora nel Nord-Ovest, il 22,3% nel Centro e il 19,7% nel Nord-Est del Paese.