Quattro pacchi venduti su dieci utilizzano esclusivamente grano duro coltivato sul territorio nazionale, spiega uno studio Coldiretti
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La pasta Made in Italy è un successo. Nel primo semestre del 2023 gli acquisti con grano nazionale sono cresciuti del 13% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente pari a quattro pacchi su dieci venduti. È quanto emerge da un'analisi Coldiretti su dati Ismea diffusa per il World Pasta Day che si celebra il 25 ottobre in tutto il mondo. L'Italia, inoltre, è la prima nazione in Europa e la seconda nel mondo nella produzione di grano duro con una stima di produzione attorno ai 3,8 miliardi di chili su 1,3 milioni di ettari.
Si tratta di un record storico a distanza di poco più di 10 anni dell'arrivo sugli scaffali della prima pasta tutta italiana. Il successo è stato favorito dall'obbligo dell'etichettatura di origine del grano che ha spinto tutte le principali industrie agroalimentari a promuovere delle linee produttive con l'utilizzo di cereale interamente prodotto sul territorio nazionale.
"Per crescere ancora però bisogna ridurre la dipendenza dall'estero" dichiara Coldiretti. Nei primi sette mesi del 2023, infatti sono aumentate del 530% anche le importazioni di grano dal Canada dove viene utilizzato il glifosato in preraccolta con modalità vietate in Italia.