Dombrovskis: "Ampio accordo sui principi chiave, ma ancora molti punti da chiarire". Il ministro Giorgetti: "La discussione sulla riforma andrà di pari passo al dibattito sul Piano industriale del Green Deal"
Sul Patto di Stabilità e Crescita la Germania si è detta aperta a modifiche, ma è "indispensabile" che "preveda percorsi comprensibili, credibili e prevedibili per la riduzione dei livelli di deficit e di debito". Lo ha riferito il ministro dell'Economia tedesco, Christian Lindner, dopo il consiglio Ecofin a Bruxelles. Il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha invece parlato di "un ampio accordo su alcuni principi chiave", ma rimangono ancora "molti punti su cui ancora discutere".
Nella riforma del Patto di stabilità dell'Ue "dobbiamo porre attenzione agli investimenti 'strategici' come naturale presupposto per la crescita, come gli investimenti per la transizione ambientale e digitale. Inoltre bisognerebbe incentivare anche investimenti sulla sicurezza e la difesa, viste le nuove sfide comuni, soprattutto in assenza di una capacità fiscale centrale". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti nel proprio intervento al consiglio Ecofin, secondo quanto riporta il Mef. Giorgetti ha sottolineato la necessità di "andare avanti insieme": "Il dibattito sulla revisione della governance economica dovrebbe avanzare rapidamente e andare di pari passo con le discussioni in corso sul Piano industriale del Green Deal e sul quadro temporaneo di crisi e transizione".
Sulla riforma del Patto di stabilità Ue, ha aggiunto poi il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, "ci sono altri elementi su cui discutere ancora. Ad esempio trovare il giusto equilibrio tra titolarità e specificità per Paese, da una parte, e parità di trattamento tra gli Stati membri e prevedibilità e trasparenza dall'altra. Ci sono molti dettagli tecnici che devono essere ancora concordati però abbiamo abbiamo gettato delle basi solide". Dombrovskis ha lanciato un monito: "Sul 2024 non si applicherà più la clausola generale di sospensione del Patto di stabilità e di crescita e i governi devono muoversi verso linee di Bilancio più prudenti".