Riunione dei ministri delle Finanze europei nella notte. Il programma registra comunque un passo avanti con un'intesa sul deficit. Nuovo Ecofin straordinario entro fine anno. Giorgetti: "Il Mes non è nelle mie mani, è nelle mani della Camera, decide la Camera dei deputati".
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Nessun accordo sul Patto di Stabilità Ue: nella notte si sono conclusi senza un'intesa i lavori della cena pre-Ecofin. Lo riferiscono fonti diplomatiche informate del negoziato, che parlano di un "buon progresso" registrato ma anche del bisogno di ulteriori consultazioni politiche e legali, che saranno finalizzate nei prossimi giorni. La presidenza spagnola di turno dell'Ue convocherà una riunione straordinaria dell'Ecofin in modo da poter concludere un accordo politico entro la fine dell'anno. La riforma delle regole di bilancio comunitario registra comunque un passo avanti, con la stesura di un testo comune tra Italia, Francia, Spagna e Germania sul deficit.
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Le trattative tra i ministri delle Finanze degli Stati Ue si erano mostrate complicate fin dall'apertura dei colloqui. Il primo giro di discussioni, in occasione della cena informale, si è concluso dopo quasi due ore, intorno alle 21:40. Le trattative sono poi riprese dopo mezzanotte, con la presentazione di un testo modificato da parte della presidenza spagnola. Durante il dibattito, gli Stati membri hanno espresso le rispettive posizioni senza però appoggiare pienamente la proposta.
Nel negoziato sulla riforma del Patto di Stabilità "i negoziati si sono concentrati principalmente sugli aggiustamenti minimi chiesti quando uno Stato membro è in procedura per disavanzo eccessivo e sulla loro modulazione in base a investimenti e a riforme". Sul tavolo è arrivato un compromesso preparato da Francia, Germania, Italia e presidenza spagnola. Gli Stati si impegnano a "esaminarlo in modo costruttivo". Il programma "terrà conto dell'impatto dell'aumento dei tassi di interesse nel periodo 2025-2027 e fornirà il margine di manovra necessario per continuare a investire e intraprendere riforme strutturali".
Anche il commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni, ha sottolineato la "discussione positiva" sul Patto Ue. "Sono stati compiuti progressi sostanziali per un buon bilanciamento tra le salvaguardie e il bisogno di trovare spazio per investimenti e crescita. La missione però non è compiuta. Abbiamo bisogno di ulteriore lavoro ma sono fiducioso che un accordo possa essere raggiunto nei prossimi giorni. Possiamo essere sufficientemente fiduciosi che ci sia un accordo entro fine anno".
"Il Mes non è nelle mie mani, è nelle mani della Camera, decide la Camera dei deputati. Il 14 dicembre andiamo con la conferenza dei capigruppo per fissare la discussione". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ai cronisti a Bruxelles.
Durante la riunione dell'Ecofin verrà inoltre approvata la revisione di 13 Pnrr, tra cui quello italiano. Secondo Gentiloni, "sarà una spinta per continuare a lavorare e accelerare l'attuazione dei piani di ripresa, che sono parte dell'importante necessità di rafforzare gli investimenti".
Anche il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, conferma le impressioni di Gentiloni. "Abbiamo compiuto progressi essenziali sulla riforma delle regole di bilancio europee, in particolare grazie alla presidenza spagnola. Un accordo in seno al Consiglio dovrebbe essere raggiunto entro la fine dell'anno. Questo accordo fisserà regole coerenti e riconoscerà l'importanza degli investimenti e delle riforme. Continuiamo così".