Il Parlamento darà il via libera al nuovo decreto Sostegni, Giorgetti: "Basarsi sul fatturato non fa giustizia". Ecco cosa cambierà rispetto al primo decreto varato dal governo Draghi
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Il governo sta per varare un altro scostamento di bilancio per dare linfa vitale all'economia del Paese. Alla somma utilizzata dal governo Conte 2 (165 miliardi in totale), si aggiungeranno i 40 previsti da Draghi. Cifra ufficializzata dal ministro dell'Agricoltura, Stefano Patuanelli: "Risorse per lenire le sofferenze di migliaia di piccole e medie imprese, e interventi a sostegno dell'economia reale per garantire la tenuta sociale del Paese".
Insieme al Documento di economia e finanza (Def) - che approderà nell'aula del Senato giovedì 22 aprile dalle 9.30 - il Parlamento sarà quindi chiamato a dare il via libera al nuovo scostamento di bilancio previsto dal governo. A stabilirlo è stata la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama con un voto all'unanimità.
Il prossimo scostamento di bilancio sarà necessario per varare il secondo decreto sostegni. "Nel prossimo caso il tentativo è di andare verso un indicatore di risultato di esercizio. Naturalmente però questo sconta un problema che dobbiamo aspettare l'apporovazione dei bilanci. E se riusciamo a contemperare l'approvazione dei bilanci ed eventulamente una anticipazione in termini di acconto basata sul fatturato per chiudere poi nei tempi di giugno o luglio sui bialnci e dare una distribuzuone equa, avremo realizzato una più equa distribuzione degli indennizzi" ha dichiarato Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, durante il question time sul tema del prossimo decreto Sostegni.
"Già con il primo decreto legge approvato, quello del 22 marzo - ha aggiunto Giorgetti - si è cercato di andare verso una forma di sostegno, indennizzo, diversa che in quel caso facendo riferimento al calo del fatturato, superava il codice Ateco ma soprattutto garantiva tempestività in qualche modo dell'indennizzo che credo sia stato in questi giorni erogato alla gran parte degli aventi diritto". "Questo tipo di sostegno basato sul fatturato non fa giustizia, ce ne rendiamo conto e non è totalmente equo anche perché alcune categorie quelle che hanno subito l'arresto dell'attività per decreto non potevano svolgere l'attività non solo hanno avuto una riduzione. Su questo punto la valutazione corretta dovrebbe basarsi sulla diminuzione del risultato di esercizio o del margine operativo lordo. Che è la sintesi tra fatturato e costi siano essi variabili o siano essi fissi perché altrimenti le attività sono quelle non equamente indennizzate dal decreto legge di marzo", ha precisato Giorgetti.
Salvini: "Bene così" - "Non più i 20 previsti, ma ben 40 miliardi per aiutare imprenditori, artigiani, commercianti e partite Iva per abbattere tasse, contributi, mutui e costi fissi. Bene così". Matteo Salvini, segretario della Lega, ha commentato così lo scostamento da 40 miliardi esaminato in Cdm.
Letta: "Quella di Draghi è una scelta importante" - Lo scostamento da 40 miliardi annunciato da Mario Draghi è una "scelta importante" che permetterà di aiutare chi è stato costretto a chiudere. Così, su Twitter, il segretario Pd Enrico Letta. "Il governo Draghi annuncia uno scostamento di 40 miliardi per interventi su imprese, lavoro, professioni". Si tratta, aggiunge, di una "scelta importante che verrà incontro alle tante categorie economiche che chiudendo hanno garantito la salute di tutti. Passo decisivo in vista delle prossime riaperture".