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Pensioni anticipate, allo studio l'allungamento delle "finestre"

La novità, se introdotta, porterebbe all'uscita dal lavoro dopo 43 anni e 4 mesi (o addirittura a 43 anni e 5 mesi nel caso di allungamento della finestra a 7 mesi) per gli uomini e dopo 42 anni e 4 mesi per le donne.

26 Ago 2024 - 15:20
 © Ansa

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Possibile stretta in arrivo per chi punta alla pensione anticipata solo sulla base dei contributi versati: per la legge di Bilancio si starebbe esaminando la possibilità di introdurre un allungamento delle finestre per l'accesso alla pensione anticipata, con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 per le donne), che al momento sono ferme a tre mesi. Da quest'anno sono state allungate le finestre per Quota 103 da tre a sette mesi per il privato e da sei a nove per il pubblico. Per l'anno prossimo sarebbe in atto una discussione sull'allungamento delle finestre per la pensioni anticipate, indipendentemente dall'età, da tre a sei-sette mesi. 

L'aumento delle finestre porterebbe all'uscita dal lavoro dopo 43 anni e 4 mesi (o addirittura a 43 anni e 5 mesi nel caso di allungamento della finestra a 7 mesi) per gli uomini e dopo 42 anni e 4 mesi per le donne. Si ripristinerebbe così l'equilibrio con il canale di Quota 103 (62 anni di età e 41 contributi) diventato non solo più difficilmente raggiungibile con l'allungamento delle finestre ma anche meno conveniente con l'imposizione del metodo di ricalcolo contributivo che per molti significa una riduzione a regime dell'assegno pensionistico.

Sembra invece remota, ma non esclusa del tutto, che si possa introdurre anche per le pensioni anticipate con 42 anni e 10 mesi, indipendentemente dall'età, la possibile introduzione del metodo di calcolo contributivo da applicare su tutti i contributi versati. Questo intervento comporterebbe un risparmio significativo ma sarebbe difficilmente accettabile dall'attuale maggioranza oltre che dai sindacati.

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