Martedì il nuovo incontro con i sindacati, ma l'intesa sembra difficile. Camusso: "Sciopero generale non è ancora stato proclamato"
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Senza correzioni su giovani e donne la Cgil non firmerà l'accordo con il governo sulle pensioni. Il sindacato non cambia la sua posizione e, a poche ore dal nuovo tavolo a Palazzo Chigi, l'intesa sembra difficile. Le proposte fatte finora dall'esecutivo mettono "una pietra tombale sull'idea di cambiare un sistema che non è equo", ribadisce Susanna Camusso. "C'è una distanza molto rilevante tra le cose che avevamo convenuto di fare" un anno fa sulle pensioni e "quelle nella discussione".
Gentiloni: "I sindacati condividano il nostro sforzo" - Sul fronte tecnico, preoccupano le risorse che il governo può mettere sul piatto, e che difficilmente supereranno i 300 milioni a regime promessi finora, e il meccanismo di adeguamento automatico dell'età di pensionamento all'aumento delle aspettative di vita. "Mi auguro che le organizzazioni sindacali condividano lo sforzo che stiamo facendo", ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, all'Assemblea degli industriali di Alessandria, Novara e Vercelli Valsesia. "L'adeguamento della pensione alle aspettative di vita è un dato di fatto accettato da tutti, anche dai sindacati. Penso comunque che sia giusto adottare provvedimenti che mostrino attenzione verso talune categorie. Per questo abbiamo lavorato in queste settimane alle proposte dei sindacati. I risultati ci sono, la speranza è che si possano adottare con il consenso dei sindacati stessi".
Le questioni giovani e donne - I veri nodi da sciogliere sono però quelli relativi a giovani e donne. L'assegno di garanzia per i giovani, che serviva per assicurare un minimo di pensione per un mondo caratterizzato da lavoro discontinuo, era stato concordato a fine agosto nel confronto con i sindacati. Ma non appare nella proposta presentata dal governo. Per le lavoratrici con figli, invece, la norma è inserita nella Legge di Bilancio, ma i sindacati avevano detto subito, con un documento firmato da Cgil ma anche da Cisl e Uil, di volere di più, anche un riconoscimento sul lavoro di cura per i familiari più vicini.
Le aperture di Cisl e Uil - Difficile pensare che gli aggiustamenti a cui starebbe lavorando il governo possano colmare la distanza dalla Cgil. Più probabile che l'esecutivo cerchi di portare a casa l'accordo almeno con Cisl e Uil. Proprio la leader della Cisl, Annamaria Furlan, ha parlato di "risultati importanti" e ha giudicato sbagliato l'atteggiamento della Cgil, mentre la Uil ha continuato nel suo ruolo di 'pontiere' auspicando da un lato, ha spiegato Carmelo Barbagallo, più attenzione a donne e giovani e dall'altro che si riesca a mantenere l'unità sindacale.
Camusso: "Sciopero? Non l'abbiamo ancora proclamato" - Intanto la Cgil ha precisato di non aver ancora proclamato lo sciopero sulle pensioni. La Camusso ha puntualizzato che è stato dato un mandato per adottare tutte le iniziative nel caso salti l'accordo al tavolo con il governo. "Noi non abbiamo proclamato ancora nulla - ha precisato la Camusso - al di là di quello che scrivono i giornali. Abbiamo ricevuto un mandato".