Positive le stime per il 2017: il 56,6% degli imprenditori del settore prevede una nuova crescita del fatturato, il 46,2% un aumento degli occupati
Nel 2016 il tessuto imprenditoriale italiano a messo segno risultati incoraggianti. Un andamento che ha interessato anche le imprese di piccola e media dimensione, per le quali il fatturato potrebbe essere cresciuto di oltre quattro punti percentuali nel corso del 2016.
Uno studio diffuso recentemente da SENAF, attraverso l’Osservatorio MECSPE, ha fatto le pulci ad un settore in particolare, quello delle PMI attive nel settore della meccanica e della subfornitura. Un comparto considerato vitale per la dotazione degli strumenti necessari ai processi produttivi.
Secondo l’Osservatorio quasi la metà delle aziende attive nel settore (più precisamente il 48,7%) ha visto crescere il proprio fatturato, mentre una quota solo lievemente più esigua (il 46,8%%) ha aumentato il personale. Nel 44% casi il numero degli occupati è comunque rimasto invariato.
D’altronde per oltre la metà degli imprenditori intervistati nel corso dell’indagine il mercato “è tornato ad essere solido”, tanto da ritenersi ampiamente appagati dalla situazione in sei casi su dieci (il 59,9%), mentre solo il 5% si ritiene insoddisfatto.
Positive anche le stime per il 2017, il 56,6% degli imprenditori del settore prevede infatti una nuova crescita del fatturato della propria azienda. Dal punto di vista occupazionale, il 49,8% prevede una situazione stazionaria, mentre i 46,2% prevede un aumento degli addetti.
I dati evidenziati dall’indagine sono positivi soprattutto in un’ottica di consolidamento dell’industria 4.0. È infatti elevata la quota di imprese che hanno introdotto tecnologie abilitanti: nel 20,7% dei casi, infatti, le PMI della meccanica e della subfornitura hanno optato per soluzioni legate alla robotica, nel 30,6% alla sicurezza informatica e nel 16,5% dei casi al cloud computing.