Organizzato a Montesilvano dal fondatore dall'Associazione Asimmetrie Alberto Bagnai, l'incontro ha visto la partecipazione di Salvini, Cuperlo, Meloni, Colletti
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Proporre alternative per risolvere la crisi in cui annaspano l'Italia e l'Europa e dare un'informazione più completa sull'Ue, riguardo alla quale “i messaggi sono tutti a senso unico”. Questi gli obiettivi del Convegno Internazionale “Euro, mercati, democrazia. L'Italia può farcela? Le soluzione alla crisi fra cessione e recupero di sovranità/responsabilità”, un incontro anti euro organizzato dall'economista Alberto Bagnai, fondatore dell'Associazione Asimmetrie.
Il convegno, giunto alla sua terza edizione, si è svolto a Montesilvano, in provincia di Pescara, con la collaborazione del Dipartimento di Economia dell'Università "Gabriele D'Annunzio" di Pescara e la partecipazione di economisti italiani e stranieri e di politici appartenenti a diversi schieramenti, che si sono confrontati sugli scenari che attendono l'Italia e l'Europa, alla luce della recessione tedesca in arrivo.
“L'Italia può farcela – ha detto Bagnai – ma ci vuole consapevolezza, servono spazi di decisione ai cittadini. Si devono riprendere la loro dignità e sovranità”.
“Ormai è chiaro: questa Europa sta fallendo. E' una Europa che non rispetta le differenze nazionali, cerca di livellarci. I nostri politici devono rendersi conto della situazione e provare a collaborare fra di loro per il bene dell'Italia. L'Italia è un motore di cultura e di crescita anche tecnologica. Non c'è nessuna ragione per cui bisogna accettare lezioni da chiunque in questo momento. Siamo sufficientemente male informati quando si parla di Europa, i messaggi sono tutti a senso unico”, ha continuato l'economista.
Tra i politici presenti, Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Fausto Bertinotti, Gianni Cuperlo e Andrea Colletti, che hanno partecipato al dibattito moderato da Andrea Pancani, ognuno partendo dalle proprie convinzioni ideologiche.
Grande partecipazione anche da parte del mondo dell'economia con gli interventi di Michele Boldrin, Andrea Boltho, Brigitte Granville, Alekos Alavanos, Alberto Montero Soler, Sergio Cesaratto, Christopher Granville, Riccardo Puglisi, Piergiorgio Gawronski, Francesco Lippi, Claudio Borghi, e Vladimiro Giacché.
Una così ampia partecipazione è la prova, secondo Bagnai, che "l'economia non è una scienza per pochi eletti ma, al contrario, fa parte del tessuto sociale a tutti i livelli. Non tenerla in considerazione vuol dire vivere nell'inganno di una politica ignorante e astorica".