Per la prima volta dal 1955, l'Iraq torna a essere il principale fornitore di petrolio dell'Italia, con un peso di circa il 21% secondo il preconsuntivo 2016 dell'Unione petrolifera. L'area mediorientale si afferma come principale mercato di approvvigionamento, con un peso del 37,1%, con un aumento di circa il 10% rispetto al 2015. La quota dei Paesi ex Urss (Russia, Azerbaijan e Kazakistan) è invece scesa dal 39% al 35%.