Il Ftse Mib cede il 2,13%, male anche il Ftse All Share. Tonfo di Finmeccanica, contrastati i bancari. Lo spread risale a 126 punti base Piazza Affari, il listino completo - Gli indici delle Borse estere
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Chiusura negativa per la Borsa di Milano, sulla scia dei mercati del Vecchio Continente. Il Ftse Mib ha messo a segno una perdita del 2,13% a 17.250 punti mentre il Ftse All Share ha perso il 2,11% a 18.812 punti. Male Banca popolare di Milano (-5,75%), Banco Popolare (-5,67%) e Finmeccanica (-5,91%). In controtendenza invece Cnh Industrial (+6,29%), Banca Mediolanum (+3,67%) e Banca Monte dei Paschi di Siena (+3,51%).
Ai minimi dall'agosto 2013 - Il listino milanese, che si riporta sui minimi dall'agosto del 2013, ha ceduto in particolare nel finale, pagando la scarsa vena di Wall Street dopo i dati in chiaroscuro sul mercato del lavoro statunitense.
Saipem, valore crollato a 331 milioni - Prima dell'avvio dell'aumento di capitale Saipem valeva in borsa 1,85 miliardi di euro. Alla chiusura della negoziazione dei diritti di opzione il valore rimasto in mano agli azionisti - rappresentato da azioni e diritti di opzione - è sceso a 331 milioni di euro. In due settimane è stato bruciato l'82% del valore di borsa dei titoli. Oggi il diritto ha perso in borsa un altro 55,8%, scendendo a 0,23 euro mentre le azioni hanno perso l'1,79% a 0,52 euro. Le incognite sul rilancio, in un contesto di mercato difficilissimo, sono molte, come evidenziato dal prospetto sull'aumento, che paventa il rischio di una revisione al ribasso dei target del piano al 2019 se il petrolio si manterrà sui livelli attuali per altri 3-4 mesi.
Male tutta l'Europa - Non solo Piazza Affari ha pagato le notizie giunte dagli Stati Uniti. A Londra il Ftse100 ha chiuso in calo dello 0,86% a 5.848,06 punti, il Cac40 di Parigi è sceso dello 0,66% a 4.200,67 e il Dax di Francoforte ha lasciato sul campo l'1,14% a 9.286,23. L'unico segno più è quello dell'Ibex di Madrid, in aumento dello 0,37% a 8.499,5.
Risale lo spread: 126 punti base - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco vola ai massimi da agosto 2015. Il differenziale di rendimento archivia la settimana in rialzo a 126 punti base, col tasso sul decennale del Tesoro all'1,55%. A pesare sono i timori degli investitori sul piano della bad-bank del governo, spiegano gli analisti.