"Quest'anno - rivendica il Ceo del Gruppo Mediaset - abbiamo dimostrato che, anche nelle situazioni più difficili, siamo in grado di reagire e portare risultati"
"Vogliamo costruire il polo paneuropeo della tv gratuita, sono orgoglioso che sarà un'azienda italiana a farlo. Serve un player di dimensioni sufficienti per rimanere in partita con i giganti americani: da solo, nessuno in Europa ce la farà". Lo dice il ceo del Gruppo Mediaset, Pier Silvio Berlusconi. "E se Vivendi non ci avesse bloccato, avremmo già realizzato la fusione con la Spagna. Ma la cosa certa è che non vogliamo e non possiamo più perdere tempo".
"Noi - spiega in un'intervista a Il Corriere della Sera - vogliamo andare avanti con il nostro progetto di sviluppo europeo. Premesso che Vivendi ha causato a Mediaset e a tutti i suoi azionisti danni enormi, se troveremo un accordo con loro bene, altrimenti seguiremo un'altra strada. Si dichiarano favorevoli a ogni nostro progetto di sviluppo, ma poi in concreto le nostre proposte industriali cadono nel nulla. Non mi pare che sia questo l`atteggiamento. Di certo un danno c'è stato".
L'inchiesta relativa all'emendamento a difesa dell'italianità di Mediaset? "Solo da noi fa scandalo - afferma il Ceo del Gruppo -. La Procura di Milano apre molte domande. La magistratura farà il suo lavoro. Il Parlamento si preoccupa di tutelare il sistema dei media e delle tlc nazionali come si fa in tutto il mondo ed è inaccettabile che quelle preoccupazioni vengano marchiate, strumentalizzate, per motivi solo di propaganda politica. Lo Stato ha solo acceso un faro perché si possono innescare posizioni dominanti estereoscalate illecite, e si grida allo scandalo? I veri mostri sono i giganti del web, che sfuggono ai controlli fiscali e di trasparenza".
"Quest'anno abbiamo dimostrato che anche nelle situazioni più difficili Mediaset è in grado di reagire, andare avanti e portare risultati", sottolinea Pier Silvio Berlusconi: "Nel secondo semestre cresceremo in Italia del +4% rispetto al 2019, con un'accelerazione al +6-7% negli ultimi due mesi. Grazie alle nostre scelte di programmazione, da soli riusciamo a generare oltre la metà dei contatti pubblicitari prodotti da tutte le televisioni".
"Dopo i primi mesi dell'anno - ammette - pensavamo di poter solo limitare le perdite. Ci siamo mossi alla velocità della luce: con decisione e orgoglio tutta la nostra azienda ha capito il momento eccezionale. E ora potremmo chiudere l'anno addirittura con un utile importante, forse sorprendente. Abbiamo migliorato di oltre 260 milioni di euro le previsioni del budget costi del Gruppo. La posizione finanziaria netta consolidata migliorerà di circa 200 milioni di euro nonostante i nuovi importanti investimenti come quello che abbiamo fatto nella tv tedesca Prosiebensat