"La commissione europea fa una valutazione tecnica del piano. Escludo che valutazioni politiche possano incidere o impattare" ha detto il ministro degli Affari europei, dopo la cabina di regia sul Pnrr
"Reputo assolutamente distante anni luce il rischio di problemi nel rapporto tra governo italiano e istituzioni Ue, consiglio e commissione, in funzione a valutazioni politiche: non c'è mai stata una valutazione politica. Tutto ciò che abbiamo fatto è trasparente e oggetto di una valutazione che è determinata da fattori esterni". Così il ministro degli Affari europei, Raffaele Fitto, dopo la cabina di regia sul Pnrr. "Escludo totalmente che ci possano essere problemi di questo tipo - ha aggiunto -. La commissione europea fa una valutazione tecnica del piano. Escludo categoricamente che valutazioni politiche possano incidere o impattare".
Per quanto riguarda il dibattito sulla proroga della scadenza del Pnrr "è politico e legittimo, ma sarà affrontato eventualmente in Consiglio europeo tra tutti gli Stati membri e poi eventualmente dalla Commissione", ha detto Fitto rispondendo a una domanda sulle considerazioni del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che più volte ha sostenuto la necessità di rivedere le scadenze. "Io, da ministro che segue il Pnrr, non posso partecipare al dibattito, ho una data di scadenza del Piano e per me quella è - ha sottolineato il ministro -. Il dibattito è legittimo, può essere portato avanti, ma noi stiamo cercando di lavorare per confermare gli obiettivi al 2026".
La spesa sul Pnrr risulta avanzata di 10 miliardi rispetto al 31 dicembre dello scorso anno. "Al 31 dicembre del 2023 - ha spiegato il ministro - la spesa era pari a 42 miliardi. Ad oggi è di 51,4 miliardi di euro, quindi cìè stato un avanzamento du circa 10 miliardi". E sulle misure ha spiegato: "Abbiamo individuato misure che sono oggetto di procedure di selezione e assegnazione delle risorse per 164 miliardi sui 194, cioè 85%" dei fondi del Pnrr a disposizione. "La parte mancante - ha poi sottolineato - è relativa alla revisione del piano effettuata lo scorso anno e ha un meccanismo di tempistiche differenti". Il ministro ha citato ad esempio "Transizione 5.0, con un importo 6,3 miliardi", che ha "un meccanismo di automatismo che dà certezza sui tempi". E ha ribadito: "Dalla relazione emerge un quadro di avanzamento molto positivo, anche sul fronte della spesa. Il tema della spesa è fondamentale e importante e queste riunioni sono molto più che confortanti".
In merito al ddl concorrenza, Fitto si è detto fiducioso. "Abbiamo due altri consigli dei ministri da qui alla pausa e ci sarà sicuramente la possibilità di poter valutare bene questo testo. Il ddl concorrenza è un testo importante, che ha bisogno di approfondimenti: non entro nel merito delle singole questioni, ma so che il lavoro che abbiamo sempre fatto è quello del confronto con la commissione Ue, spesso preventivo per evitare di creare situazioni polemiche e problemi, e proseguiamo anche su questo con questo metodo. Sono fiducioso che si troveranno su tutti i punti gli equilibri giusti e le soluzioni migliori" ha detto. "Capisco che ci si concentri sulle cose che potenzialmente non vanno, ma consiglio di concentrarsi su quelle che vanno. Ogni tanto il bicchiere può essere mezzo pieno, è il caso di vederlo mezzo pieno. Lo dico con prudenza, senza aggiungere altro".