La relazione della Corte dei Conti sul Pnrr
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Un portavoce della Commissione: "Il dialogo tra Bruxelles e Roma è costante, in corso i lavori sulla valutazione per la terza tranche da 19 miliardi". Ma "non è insolito andare oltre la scadenza"
Sul Pnrr "sono in corso scambi costruttivi" con l'Italia e "le autorità italiane forniscono ulteriori informazioni ove necessario". Lo fa sapere un portavoce della Commissione europea interpellato sulla situazione delle trattative con Roma per lo sblocco della terza rata e le modifiche al piano italiano. "Come regola generale, non commentiamo i disegni di atti legislativi" nazionali, aggiunge il portavoce in riferimento alla Corte dei Conti, ricordando che il regolamento sul Recovery fund "richiede un quadro di controllo su misura e proporzionato alla sua natura unica di programma di spesa dell'Ue". Il ministro delle Politiche Comunitarie, Raffaele Fitto: "La valutazione sulla terza rata si concluderà positivamente".
Il dialogo tra Bruxelles e Roma è costante, secondo quanto riferito dal portavoce Ue, e tocca più fronti. I lavori "sulla valutazione da parte della Commissione europea della richiesta di pagamento dell'Italia" per la terza tranche da 19 miliardi di euro sono "ancora in corso" ma, viene precisato, "non è insolito impiegare più tempo oltre la scadenza indicativa, come è accaduto con le richieste di pagamento di Lussemburgo, Romania e Slovacchia".
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Dalla Commissione Ue confermano poi di essere al corrente della volontà del governo di rivedere il Pnrr, pur non avendo ancora ricevuto "una richiesta formale" da parte di Roma. "La Commissione - osserva il portavoce - è disposta a discutere con gli Stati membri la modifica di singoli traguardi o obiettivi che non siano più realizzabili a causa di circostanze oggettive". La procedura, viene sottolineato, richiederà "una rigorosa valutazione caso per caso" da compiere insieme al Paese che ne fa richiesta. "Qualsiasi revisione non dovrebbe comunque abbassare l'ambizione complessiva" del Pnrr, aggiunge ancora il portavoce.
Sul fronte del controllo dei fondi, Bruxelles ricorda che i meccanismi nazionali messi in atto dai Ventisette "costituiscono il principale strumento di protezione degli interessi finanziari dell'Unione" e sono i Paesi stessi "a vigilare sul rispetto del diritto comunitario e nazionale, compresa la prevenzione, l'individuazione e la correzione di conflitti d'interesse, corruzione, frodi e doppio finanziamento". Nel contesto del Pnrr, precisa il portavoce, "l'Italia ha istituito un sistema di verifica e controllo solido".
Lo ha dettoRaffaele Fitto, ministro delle Politiche Comunitarie, per il quale la "valutazione sulla terza rata si concluderà positivamente".