Nell’intero anno, il gruppo ha registrato un utile netto di 839 milioni (+25%), facendo bene in tutte le aree geografiche e anche in Asia
In un periodo nero per il settore lusso ci sono piccole grandi eccezioni. Come il gruppo Prada che, nonostante le difficoltà legate al rallentamento della domanda cinese, ha archiviato il 2024 con ricavi netti pari a 5,4 miliardi di euro, in crescita del 15% a cambi correnti e del 17% a cambi costanti rispetto al 2023. Un risultato che batte il mercato. Record soprattutto per la linea Miu Miu che ha un’impennata del 93% sul 2023, trainata da tutte le categorie di prodotto e le aree geografiche, e dell’84% nel quarto trimestre.
I CONTI DEL 2024
Nell’intero anno, il gruppo ha registrato un utile netto di 839 milioni (+25%). In particolare il brand Prada ha registrato un aumento delle vendite retail del 4% e Miu Miu del 93%. Il gruppo ha fatto bene in tutte le aree geografiche e anche in Asia, dove i principali marchi di moda hanno fatto fatica a causa del rallentamento della domanda cinese, vantando un fatturato di 1,6 miliardi circa, in crescita dell’11% a cambi correnti e del 13% a cambi costanti.
PUNTARE SU INNOVAZIONE E QUALITÀ
“Nonostante il contesto incerto, guardiamo al 2025 con fiducia, continuando a lavorare e investire per una crescita sostenibile e di lungo periodo”, ha commentato il presidente e amministratore esecutivo del gruppo Prada, Patrizio Bertelli. Il manager ha poi sottolineato la forza del brand che risiede nella costante attenzione all’innovazione di prodotto, alla qualità, all’artigianalità e nella capacità di leggere la contemporaneità. “Inoltre, il forte legame con la cultura e il dinamismo creativo sono altri elementi distintivi del gruppo, che ci consentono di ampliare i nostri confini, come dimostrano la partecipazione di Luna Rossa alla 37^ Americas Cup e la partnership per la nuova tuta spaziale Nasa”, ha aggiunto Bertelli.
VOCI DI ACQUISIZIONE DI VERSACE
Sulle voci di una possibile acquisizione del brand italiano Versace, Andrea Bonini, il direttore finanziario del gruppo Prada, ha semplicemente detto che “non commentiamo i rumor”. Nei giorni scorsi, invece, l'ad, Andrea Guerra, aveva espresso cautela, non solo asserendo che il dossier sarebbe sul tavolo di tutti, come detto anche da Miuccia Prada, ma escludendo trattative in esclusiva e spingendosi a dire che l’operazione non sarebbe nelle sue corde. Sempre da indiscrezioni di stampa, pare che un eventuale acquisto di Versace sarebbe gradito a Lorenzo Bertelli, il figlio dei fondatori, manager accreditato nel gruppo.
CRESCITA ANCHE NEL 2025
Con Versace o senza Versace, Andrea Guerra, ad del gruppo Prada, ha evidenziato la volontà di crescere ancora. “Per l’anno in corso – ha detto Guerra – confermiamo l’ambizione di generare una crescita solida, sostenibile e superiore alla media di mercato. Abbiamo chiuso il 2024 con risultati molto positivi per tutti i nostri marchi, registrando quattro anni consecutivi di crescita like-for-like a doppia cifra, oltre ad un significativo incremento dei margini e generazione di cassa, contribuendo ad una situazione patrimoniale molto solida”. Infine ha dichiarato che il gruppo manterrà “l’impegno sul fronte degli investimenti retail, in ambito industriale e in tecnologia, a supporto della crescita e del percorso evolutivo”.