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Prezzi case: Milano resta in vetta, segue Firenze mentre Bologna sorpassa Roma

Nel 2023, i prezzi delle case non hanno accennato a diminuire, anzi risultano ancora in salita. A dicembre il prezzo medio al metro quadro in Italia si è attestato sui 2.151 euro, in crescita del +2,6%

10 Gen 2024 - 12:55

Non si ferma la corsa dei prezzi delle case, nonostante l’inflazione in crescita e la raffica di aumenti dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. Secondo i dati di Immobiliare.it, a dicembre 2023 il prezzo medio al metro quadro in Italia si è attestato sui 2.151 euro, in crescita del +2,6%, rispetto a un anno fa, anche se nell’ultimo trimestre la curva ha rallentato (+0,2%).

BOLOGNA SUPERA ROMA
Trieste è stato il capoluogo di regione che ha messo a segno la crescita più significativa di prezzo (+8%), a 2.079 euro al metro quadro. La città più cara resta Milano, con 5.289 euro al metro quadro, seguita da Firenze che sfonda la soglia dei 4mila euro al metro quadro, in crescita del 3,4%. Bologna conferma il sorpasso su Roma: 3.380 euro al metro quadro contro i 3.331 euro al metro quadro della Capitale.

TORINO IN CALO
Il trend positivo riguarda tutti i capoluoghi, ma non Torino che nei dodici mesi passati perde lo 0,3%, attestandosi sui 1.887 euro al metro quadro. In tutti gli altri capoluoghi, invece, il trend è positivo. La domanda di case è diminuita (-3,8%), con l’eccezione del Sud Italia (+2,5%), le abitazioni sono uscite con successo del mercato, infatti l’offerta si è contratta di quasi 12 punti percentuali rispetto a dicembre 2022, con ribassi del 20% al Sud e nelle Isole.

SALE IL PREZZO NELLE GRANDI CITTÀ
I grandi centri urbani hanno fatto meglio delle piccole città: il prezzo nelle città con più di 250mila abitanti, infatti, è cresciuto del 4% nei 12 mesi, attestandosi a 3.279 euro, mentre nei centri più piccoli il prezzo è salito del +2,1%. Le cittadine meno popolose, però, garantiscono un’accessibilità all’acquisto più elevata.

I PREZZI TENGONO
“Sebbene nel 2023, dopo gli anni eccezionali dell’immediato post Covid, le transazioni siano diminuite come ci si aspettava, i prezzi delle abitazioni hanno tenuto, e nella maggior parte dei casi sono anzi aumentati, segno che i proprietari resistono nelle valutazioni dei loro immobili”, commenta Antonio Intini, Chief business development officer di Immobiliare.it. “Questo ha reso in generale le grandi città, ma anche i centri più piccoli, ancora meno accessibili a chi ha una disponibilità economica limitata, penso ai giovani lavoratori, come dimostra il nostro indice di affordability, in calo di 6 punti percentuali nelle città con più di 250.000 abitanti e addirittura di oltre 8 pp in quelle con meno di 250.000 abitanti”.

AFFITTI IN CRESCITA DEL 6,3%
Per quanto riguarda il mercato degli affitti, i canoni sono cresciuti in un anno del 6,3%, attestandosi a fine 2023 sui 12,4 euro al metro quadro in media. media. Il Nord Ovest è la macrozona più cara (13,4 euro/mq) e anche quella che è cresciuta di più nei 12 mesi (+8,8%). Bene anche le Isole che rispetto allo scorso anno guadagnano il 6,8%. Il Nord Est segna un +6,1% mentre il Sud un +5,1%. Il Centro, la zona meno performante, mostra comunque un aumento sull’ordine del 3%.

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