Nei primi sei mesi l’Istat ha rilevato una flessione dell’indice IPAB dello 0,3%. Rallenta al -0,1%, la variazione acquisita per l’intero 2017
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Nonostante gli auspici degli operatori di mercato, i prezzi delle abitazioni presentano ancora un andamento piuttosto altalenante. Nel secondo trimestre l’indice IPAB calcolato dall’Istat ha infatti registrato un aumento congiunturale e una diminuzione tendenziale. Senza contare che il consuntivo sui primi sei mesi dell’anno mostra nuovamente un calo.
Rispetto allo stesso trimestre di un anno fa l’indice che misura i prezzi delle abitazioni ha infatti riportato una diminuzione dello 0,1% (-0,2% nel primo trimestre), rallentando notevolmente rispetto alle rilevazioni precedenti. Basti pensare che al termine del secondo trimestre del 2016 la flessione tendenziale dei prezzi delle abitazioni era dello 0,9%.
Osservando le tabelle che accompagnano il resoconto dell’Istituto nazionale di statistica si nota che a comportare la diminuzione annua è ancor una volta il comparto delle abitazioni già esistenti, per le quali si rileva una flessione dei prezzi dello 0,3% (nel primo trimestre si era registrata una variazione nulla), mentre quelle nuove hanno riportato un aumento dello 0,3% contro il pesante -1,4% che aveva interessato i primi tre mesi dell’anno.
Diverso il discorso se si guarda invece al confronto congiunturale. Tra il primo ed il secondo trimestre i prezzi delle abitazioni sono infatti cresciuti dello 0,3% invertendo il trend dei due periodi precedenti (nel primo trimestre l’Istat ha rilevato un -0,1%, nel quarto trimestre del 2016, invece, un -0,4%). Anche in questo caso il supporto maggiore all’indice generale è stato fornito dal mercato delle abitazioni nuove, per le quali si è registrato un aumento dell’indice IPAB dello 0,3% , mentre per quelle già esistenti la crescita è stata dello 0,2%.
Il consuntivo sui primi sei mesi dell’anno riporta un calo dello 0,2%, risultato del meno 0,3% registrato alle abitazioni nuove e del -0,2% che ha interessato quelle già esistenti. In territorio negativo anche la variazione acquisita per il 2017: -0,1%, in forte rallentamento rispetto al-0,8% del 2016.