Altre 25 società sospette

Prezzi energia, istruttoria dell'Antitrust su quattro compagnie

Le modifiche tariffarie di luce e gas naturale sotto la lente dell'Antitrust, che ha avviato procedimenti nei confronti di Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti

19 Ott 2022 - 13:00
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I prezzi di energia elettrica e gas naturale finiscono sotto la lente dell'Antitrust, che ha avviato quattro procedimenti istruttori nei confronti di Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti. Sotto la lente le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale, in contrasto con il Dl Aiuti bis. La norma sospende infatti, fino al 30 aprile 2023, l'efficacia sia delle clausole contrattuali che consentono alle società di vendita di modificare il prezzo di fornitura sia delle comunicazioni di preavviso. L'Autorità ha inviato una richiesta di informazioni ad altre 25 società.

Prezzi di energia, quali sono le altre società sotto la lente dell'Antitrust - L'Autorità ha inviato una richiesta di informazioni ad altre 25 società: A2A Energia, Acea Energia, AGSM ENERGIA, Alleanza Luce & Gas, Alperia, AMGAS, ARGOS, Audax Energia, Axpo Italia, Bluenergy Group, Duferco Energia, Edison Energia, Enegan, Enel Energia, Engie Italia, Eni Plenitude, Enne Energia, Estra Energie, Hera Comm, Illumia, Optima Italia, Repower Italia, Sinergas, Sorgenia, Wekiwi.

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Cosa viene contestato: diritti dei consumatori non rispettati - In particolare, a Iberdrola e ad E.ON. viene contestata la comunicazione con cui le società hanno rappresentato agli utenti la risoluzione del contratto di fornitura per eccessiva onerosità sopravvenuta, in alternativa all'accettazione di un nuovo contratto a condizioni economiche significativamente peggiori. A Dolomiti, invece, viene contestata l'asserita efficacia delle comunicazioni di modifica unilaterale del prezzo di fornitura perché inviate prima dell'entrata in vigore del Decreto Aiuti bis (10 agosto 2022), mentre la norma fa salve solo le modifiche unilaterali "perfezionate" ovvero effettivamente applicate prima della stessa data. A Iren, infine, viene contestata la comunicazione relativa alla asserita scadenza di tutte le offerte a prezzo fisso con la contestuale prospettazione delle nuove e peggiorative condizioni economiche di offerta, in alternativa alla facoltà del cliente di recedere dalla fornitura. A Iberdrola e Dolomiti viene anche contestata l'ingannevolezza delle comunicazioni che evidenzierebbero l'impossibilità di fornire energia elettrica al prezzo contrattualmente stabilito a causa dell'aumento del prezzo del gas naturale, in espressa e grave contraddizione con le affermazioni diffuse nei messaggi promozionali, secondo le quali l'energia elettrica venduta proverrebbe esclusivamente da fonti rinnovabili. Alle altre 25 società fornitrici di energia elettrica e gas naturale l'Autorità ha inviato una richiesta di informazioni per acquisire copia di eventuali comunicazioni contra legem mandate ai consumatori, a partire dal 1 maggio 2022, relative alle modifiche unilaterali delle condizioni economiche di fornitura o anche alla rinegoziazione/sostituzione/aggiornamento applicate dopo il 10 agosto 2022. L'Antitrust intende verificare se siano state attuate similari condotte non rispettose dei diritti dei consumatori.

Le misure del governo - Le misure messe in campo dal governo hanno infatti frenato gli aumenti. L'inverno non fa più così paura per chi temeva di restare al freddo o di pagare cifre astronomiche per riscaldare la propria casa. Ma in primis devono essere le società a dimostrarsi limpide con i consumatori: è l'avvertimento dell'Antitrust. L'autunno dalle temperature miti, e l'Europa che si muove per frenare la corsa dei prezzi energetici, hanno già avuto effetti sul prezzo del gas che comincia la sua caduta libera e torna ai livelli di giugno. 

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