A BRUXELLES

Primo Eurogruppo del dopo-Brexit, sfida Italia-Germania sulle banche

Il caso Mps a margine dell'attesa riunione dei ministri economici. Padoan punta alla sospensione del bail in, Berlino permettendo. Ma anche Deutsche Bank soffre e propone un piano di salvataggio europeo da 150 miliardi di euro

11 Lug 2016 - 18:40

I ministri dell'Economia dell'Eurozona si ritrovano per la prima riunione del dopo Brexit. Ma a Bruxelles non si parlerà solo dell'Ue senza Gb. Sebbene non all'ordine del giorno il tema banche infiammerà infatti la riunione soprattutto in vista dei risultati degli stress test. Per il Dijsselbloem la "crisi delle banche italiane non è acuta" precisando che "una soluzione è sempre possibile". Schaeuble: "No a speculazioni su situazione italiana".

Per Mps Pier Carlo Padoan proverà a strappare concessioni su bail in e ricapitalizzazione, Berlino permettendo.

La data del 29 luglio, sul calendario dei ministri dell'Economia del Vecchio Continente, è cerchiata di rosso. L'Eba quel giorno diffonderà gli esiti degli stress test e questi riguardano da vicino anche cinque banche italiane. Mps, ovviamente, e ancora Unicredit, Intesa , Banco popolare e Ubi.

Bail in e ricapitalizzazione - Le nuove regole comunitarie parlano chiaro. Perché capitali  pubblici possano intervenire nel salvataggio di un istituto è necessario che prima sia stato avviato un "salvataggio interno", attuabile anche attraverso il prelievo forzoso dai conti con più di 100mila euro. Stessa pericolo per chi si è assunto un rischio investendo in titoli azionari e obbligazionari. E' il famoso, per qualcuno famigerato, bail in. Insomma, Bruxelles permette la ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato delle banche, purché solvibili e purché vi sia il contributo di azionisti e di obbligazionisti. C'è tuttavia una carta da giocare per evitare brutte sorprese per i risparmiatori: la misura può essere sospesa e la protezione allargata a tutti i risparmiatori qualora sia a rischio la stabilità finanziaria. E su questo aspetto punta il governo italiano.

Le perplessità di Berlino - C'è però da convincere Berlino e il suo ferreo ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble. Il prossimo anno, in Germania, si vota. E presentarsi agli elettori dopo aver avallato una deroga ai principi fissati dall'Ue sulle banche può rivelarsi un passo falso decisivo. Tuttavia qualora dagli stress test emergessero difficoltà anche per altri grandi istituti bancari europei, le richieste di Roma potrebbero venire accolte più facilmente.

Il caso Deutsche Bank - Ma, paradossalmente, proprio Berlino potrebbe divenire l'alleato più prezioso dell'Italia. La posizione di Schäuble, infatti, non è condivisa ai piani alti di quel gigante il cui futuro è decisamente incerto che risponde al nome di Deutsche Bank. Il capo economista dell'istituto tedesco, in un'intervista a Die Welt, è arrivato a chiedere chiede un gigantesco programma di salvataggio e ricapitalizzazione con denaro pubblico e in deroga alle norme europee. Un fondo pubblico, in altre parole, da 150 miliardi di euro. E Db non è l'unica banca tedesca in sofferenza: preoccupa anche la Bremer Landesbank.

Martedì l'Ecofin - Trattative e discussioni non sembra possano risolversi in tempi brevi nonostante il governo italiano desideri chiudere la questione prima dei risultati degli stress test. E c'è da scommettere che l'argomento finirà, martedì, anche sul tavolo dell'Ecofin, quando accanto ai 19 ministri dell'Economia dell'Eurozona si siederanno anche i loro colleghi dell'area non-euro dell'Unione europea.

Padoan: "Risparmiatori saranno tutelati" - Poco prima dell'inizio del vertice, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha voluto rassicurare i clienti delle banche italiane: "I risparmiatori saranno salvaguardati dal governo. I contatti con le autorità europee continuano positivamente".

Dijsselbloem: "Crisi delle banche italiane non è acuta" - La crisi delle banche italiane "non è acuta e questo ci dà il tempo di trovare una soluzione". Lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, precisando che "una soluzione è sempre possibile", purché si rispetti il quadro regolatorio. "La sola cosa importante - ha aggiunto entrando all'Eurogruppo - è che rispettiamo cosa abbiamo deciso insieme, non abbiamo bisogno di mettere in discussione altre cose".

Per Dijsselbloem inoltre Spagna e Portogallo devono adottare ulteriori misure per ridurre il proprio deficit pubblico. Quanto invece a un possibile salvataggio pubblico per Deutsche Bank, il presidente dell'Eurogruppo è stato lapidario: "Risolva da sola".

Schaeuble: "No a speculazioni su situazione italiana" - Sulle banche italiane "non dobbiamo speculare prima di avere i risultati" degli stress test europei che arriveranno alla fine di luglio. Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble. "Sappiamo quali sono le regole per gestire le difficoltà delle banche e questa è la cosa più importante", ha aggiunto.

Dombrovskis: diverse soluzioni per italiane - "Stiamo lavorando in stretto contatto e costruttivamente con le autorità italiane, ci sono diverse modalità in cui questo caso può essere affrontato se dovessero emergere problemi di liquidità o di capitale, nel rispetto delle regole europee e senza danneggiare la stabilità finanziaria o gli investitori non istituzionali": lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis.

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