Gli aderenti a 9 associazioni di categoria sono pronti a incrociare le braccia dal 15 al 2 settembre se il governo non sposterà al 30 settembre gli adempimenti fiscali da effettuare entro agosto
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I commercialisti incrociano le braccia e dichiarano sciopero dal 15 al 22 settembre. Un'agitazione lunga alla quale aderiranno 9 sigle di categoria. Il motivo del contendere è le richiesta fatta al governo, e sin qui ignorata, di una proroga al 30 settembre dei versamenti da effettuare entro agosto. Il problema è l'ingorgo provocato dal fermo dei mesi, causa pandemia, che ha portato un numero di scadenza difficilmente gestibile.