Il residenziale, che rappresenta in valori assoluti la quota più elevata di unità compravendute, ha messo a segno un aumento del 17,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
Il terzo trimestre del 2016 ha confermato il buon andamento del mercato immobiliare già osservato nelle rilevazioni precedenti. Per il periodo considerato, infatti, la nota trimestrale - diffusa dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate – segnala un aumento delle compravendite totali del 17,8% rispetto allo stesso trimestre del 2015 (quando si registrò un +8,8%).
Tra i principali fattori che hanno inciso sulla buona tenuta del settore, l’Agenzia delle Entrate segnala il permanere dei tassi di interesse sui mutui a livelli bassi, i prezzi bassi, ma anche il contesto economico nel suo complesso.
Osservando i vari segmenti del mercato si nota come l’aumento più marcato abbia interessato il settore terziario, che riporta un aumento delle compravendite del 31,1% (sebbene in valori assoluti annoveri il numero più basso di compravendite: 2.508 unità). Segue il comparto produttivo, con 2.564 unità compravendute e un aumento del 24,5% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. A seguire troviamo poi l’aumento che ha interessato le compravendite di unità immobiliare a scopo commerciale: +23,3% a 7.185 unità.
Il residenziale, che rappresenta in valori assoluti la quota più elevata di unità compravendute, con 123.410, mette a segno un aumento del 17,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le pertinenze si mostrano invece in crescita del 17,2%, mentre la voce “altro” riporta un +18,3%.
Dal sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia emerge un aumento degli agenti immobiliari che si aspettano una stabilità dei prezzi (dal 47,3 dello scorso anno al 64% delle ultime rilevazioni), mentre diminuisce la quota di agenti che ne prevede una nuova flessione (da 51,5% del terzo trimestre 2015 al 34,6% di quest’anno), lasciando presupporre un ulteriore miglioramento del mercato residenziale. Aspettativa che trova conferma anche nel saldo delle attese a medio termine (due anni) riguardanti l’evoluzione del mercato immobiliare nazionale, che si attesta in positivo per 35,3 punti.