dopo il "bazooka"

QE, Draghi lancia l'unione economica

Il day after il lancio del quantitative easing e delle conseguenti polemiche con la Bundesbank, il presidente della Bce invita l'Europa a un nuovo passo verso l'integrazione

24 Gen 2015 - 11:09
 © ansa

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"I Paesi dell'euro devono fare le riforme, in futuro, "nell'ambito di un vera unione economica". Lo dice il presidente della Bce Mario Draghi, in un intervento nel magazine tedesco Wirtschaftswoche. "Se l'unione economica obbliga i governi a fare le riforme, rende credibile il fatto che i Paesi membri possano davvero, attraverso la crescita, superare i loro indebitamenti".

"Una politica monetaria, orientata alla stabilita' dei prezzi dell'eurozona, non può reagire agli shock che colpiscono un solo paese o una regione", dice Draghi. Per questo e' necessaria una più forte unità della politica economica. Come esempio concreto, il presidente della Bce cita la programmata unione dei mercati capitali, che deve essere portata rapidamente avanti.

Secondo il numero uno della Bce "quando la mancanza di riforme porta a divergenze durature all'interno dell'unione monetaria, si arriva allo spettro dell'uscita di un Paese, e di questo alla fine soffrono tutti i paesi membri".

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