il chiarimento

Quattordicesima e pensioni minime, caos sui cedolini. L'Inps: "Diciture sbagliate, ecco la differenza"

La voce "aumento pensioni basse" poteva far confondere l'importo con la misura prevista dalla legge di Bilancio del governo Meloni. Cgil: "Chiarimento doveroso"

30 Giu 2023 - 17:06
INPS © Dal Web

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Ha sollevato non poche polemiche il caso dei cedolini delle pensioni di luglio, in cui l’erogazione della quattordicesima mensilità veniva fatta passare come un "aumento delle pensioni basse 2023". Secondo molti, la dicitura poteva far confondere l'importo con l'incremento delle minime previsto dalla legge di Bilancio del governo Meloni. Duro l'intervento della Cgil: "Così passa il messaggio che possa trattarsi di una variazione che verrà garantita mensilmente", ma l'Inps ha subito chiarito la sua posizione, specificando che la voce sarà cambiata con effetto immediato.

Quattordicesime o aumento minime?

 La svista dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale era subito stata denunciata dalla Cgil, che aveva ricevuto numerose segnalazioni dagli utenti. L'accredito della pensione, infatti, arriva nei primi giorni del mese, ma online è possibile accedere in maniera anticipata ai cedolini. Così, a fine giugno, sotto la voce "aumento pensioni basse 2023", molti avevano visto comparire centinaia di euro.

In realtà, però, l'aumento per i percettori di un assegno pari o inferiore al trattamento minimo (563,74 euro) previsto dal governo Meloni, corrisponde a 8,46 euro (1,5% del totale) per gli under 75 anni, e a 36,08 euro (6,4% del totale) per gli over 75. E anche con gli arretrati dei primi sei mesi dell'anno non si arriverebbe alle cifre comparse nei cedolini. La dicitura risultava quindi sbagliata, o comunque facilmente fraintendibile. La quattordicesima, invece, viene corrisposta in unica soluzione, in aggiunta alla rata di pensione di luglio, che si riceve a partire dal 64esimo anno di età.

Il chiarimento dell’Inps

 "I pensionati che nel mese di luglio 2023 percepiranno la cosiddetta quattordicesima mensilità e l’incremento della pensione uguale o inferiore al trattamento minimo - ha chiarito l’Inps - possono consultare il loro cedolino in cui sono identificate in modo separato le due voci. Si precisa che nei cedolini le due somme sono ora identificate rispettivamente come Quattordicesima - legge 3 agosto 2007, n.127 - credito anno 2023, e incremento legge 197/2022. A ognuna delle voci corrisponde una nota illustrativa riportata in coda al cedolino stesso. Tali specifiche - conclude l’istituto - erano state già comunicate agli aventi diritto sia con SMS su cellulare, sia con notifica sulla sezione MyInps del sito www.inps.it, sia via mail".

Correggere i cedolini è "una scelta giusta e necessaria da parte dell’Istituto di previdenza - hanno commentato Ivan Pedretti, segretario generale dello Spi Cgil e Tania Scacchetti, segretaria nazionale con delega alla previdenza - Ribadiamo che la quattordicesima non è un aumento e non è stata definita per il 2023; spetta dal 2007 a determinate condizioni di reddito e a partire dai 64 anni ed è un’importante conquista del sindacato confederale dei pensionati. Il ripristino della dicitura corretta nei cedolini è quindi una buona notizia".

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