ALLA CONFERENZE EUROPEA SUI SERVIZI SOCIALI

Reddito di autonomia, modello lombardo presentato a Bruxelles

Tra le misure più significative "Nidi Gratis" e "Bonus bebè"

10 Ott 2017 - 09:12
 © regione

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Il "Reddito di Autonomia" lombardo rappresenta un primo esempio di politiche integrate che vedono al centro le persone e le famiglie. Un modello presentato anche a Bruxelles, nel corso della Conferenza Europea sui servizi sociali. Tra le misure più significative "Nidi Gratis": 13mila bambini e il 90% dei Comuni con asili pubblici hanno usufruito dell’iniziativa. Questi i dati riportati dalla Regione Lombardia in vista del referendum consultivo per l’autonomia fissato per il 22 ottobre.

Il programma offre ai soggetti in difficoltà ulteriori opportunità di accesso alle prestazioni in ambito sanitario, sociale, abitativo e di ricerca attiva del lavoro.

“Nidi Gratis” - L’iniziativa è stata finanziata da Regione Lombardia nel 2016 con 32 milioni di euro. L’Assessorato per il Reddito di Autonomia e Inclusione sociale ha, inoltre, deciso di confermare la misura anche per l’anno 2017-2018, con un investimento di oltre 32,5 milioni di euro. Con “Nidi Gratis” i beneficiari hanno visto azzerata la retta dell’asilo nido per i loro figli, sia nelle strutture pubbliche, sia in quelle private convenzionate con il pubblico. Nella nuova programmazione, i Comuni con nidi pubblici rimasti precedentemente esclusi potranno partecipare alla misura adeguandosi al requisito principale, cioè l’applicazione di rette differenziate in base alle fasce Isee.

"Bonus bebè" - Da segnalare anche il successo ottenuto dal cosiddetto "Bonus bebè". Si tratta di un contributo economico di 1.800 euro sia in caso di gravidanza e nascita (divisi in due tranche), sia in caso di adozione: più del doppio rispetto al contributo statale, che prevede, invece, l'erogazione di 800 euro in un un'unica soluzione alla madre a partire dal settimo mese di gravidanza e in caso di adozione. Dai dati relativi alla sperimentazione lombarda è emerso che sono state finanziate 9.800 domande nel periodo compreso tra giugno 2016 e aprile 2017, con una spesa di oltre 12,6 milioni di euro. In virtù dell'ottimo riscontro dell'iniziativa, Regione Lombardia ha stanziato, a partire da maggio 2017, altri 10,8 milioni di euro per proseguire la misura a sostegno delle famiglie lombarde.

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