LA SCHEDA

Riforma del Credito cooperativo, ecco cosa cambia

Tutti i dettagli della legge sulle banche passata con la fiducia

08 Apr 2016 - 13:39

La legge - La riforma prevede l'adesione delle Bcc a una capogruppo costituita sottoforma di spa, il cui patrimonio netto non deve essere inferiore a un miliardo di euro. Anche se consente alle province autonome di Bolzano e Trento di dare vita a gruppi locali separati.

In cosa consiste la "way out" - E' stato riscritto il meccanismo della "way out" per le Bcc. In particolare, le banche cooperative che non vorranno aderire alla holding, se al 31 dicembre 2015 hanno più di 200 milioni di patrimonio netto, avranno 60 giorni dalla conversione definitiva del decreto per decidere, da sole o insieme ad altre più piccole, di fare istanza a banca d'Italia per conferire l'attività bancaria a una spa. Ottenuto il via libera scatterà il modello della coop che controlla la spa, dopo il pagamento il 20% del patrimonio netto come tassa straordinaria.

I crediti non deteriorari - La garanzia sulla cartolarizzazione dei non performing loans potrà essere chiesta anche dagli intermediari finanziari iscritti all'albo e il fondo passa da 100 a 120 milioni. Si potranno vendere sofferenze non oltre il loro valore contabile netto alla data della cessione.

L'anatocismo - Viene abolito inoltre l'anatocismo, cioè la contabilizzazione degli interessi sugli interessi, non solo per conti correnti e conti di pagamento, ma anche sui finanziamenti a valere sulle carte di credito. Sono fatti salvi gli interessi di mora.

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