Tra il 2007 ed il 2014 gli investimenti fissi lordi hanno perso circa un quarto del loro valore. È importante rilanciarli per garantire ripresa e occupazione
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L'Italia, sebbene a piccoli passi e pur mantenendo la sua fragilità economica, sta ripartendo. Segnali positivi sono arrivati da quasi tutti gli indicatori, persino dall'occupazione che, ad aprile, ha visto crescere di 159 mila unità il numero degli occupati. Tuttavia, per dare una scossa vera al mercato del lavoro è necessario far ripartire la spesa per gli investimenti.
Negli anni caratterizzati dalla crisi economica, tra il 2007 e il 2014 quindi, gli investimenti fissi lordi sono crollati del 21,8% nel nostro Paese, con un calo ancora più ampio se si guarda quelli destinati al settore delle costruzioni (-25,5%), che rappresentano il 51% degli investimenti fissi lordi totali, e in particolare a quelli destinati alle opere pubbliche.
Secondo il Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri il valore della spesa per gli investimenti in infrastrutture sarebbe crollato del 37,7% nel corso del periodo preso in esame.
In numeri, la spesa pubblica destinata ad infrastrutture materiali si è infatti attestata a 25,4 miliardi di euro mostrandosi ai livelli più bassi dall'inizio del nuovo millennio e, mentre già nel 2013 gli altri principali Paesi europei cominciavano a registrare variazioni positive nel valore della spesa per gli investimenti, l'Italia, anche nel 2014 ha confermato la sua fase discendente.
Dati del Cni alla mano, dei 735 interventi previsti dal programma strategico contenuto nella Legge Obiettivo del 2001, causa ritardi e mancati avvii, solo 117 opere sono state portate a termine per un valore degli investimenti pari a 3,4 miliardi. Una quota esigua legata anche al fatto che, dei 735 interventi previsti, solo 378 sono stati aggiudicati per un valore di 44,8 miliardi di euro, contro i 150 previsti dalla Legge Obiettivo.
Quello che però ora non bisogna fare, avverte il Cni, è cadere nella trappola degli investimenti a pioggia. È infatti necessario programmare investimenti mirati per garantirne l'efficacia e non provocare ulteriori ritardi: per esempio puntando alla progettazione. Investimenti di 100 euro in attività di progettazione (che si parli di Ict o di architettura) potrebbero generare fino a 210 euro nell'intero sistema economico.