PER DISAGI DEL 2018

Rimborsi per i blackout, restituiti 45 milioni di euro nelle bollette

Andranno ai consumatori come riduzione delle tariffe di distribuzione

04 Dic 2019 - 19:35
1,1 MLD DA MUNICIPALIZZATE - Municipalizzate sotto tiro: 100 milioni nel 2014, 1 miliardo nel 2015. Si punta a passare da circa 8.000 a 1.000 municipalizzate. © lapresse

1,1 MLD DA MUNICIPALIZZATE - Municipalizzate sotto tiro: 100 milioni nel 2014, 1 miliardo nel 2015. Si punta a passare da circa 8.000 a 1.000 municipalizzate. © lapresse

Per le interruzioni nella fornitura di energia elettrica nel 2018 di responsabilità dei distributori, sono oltre 45 i milioni di euro che verranno restituiti dagli operatori ai consumatori come penalità per i disservizi e che andranno a riduzione delle tariffe di distribuzione complessive. E' questo il bilancio 2018 sulle interruzioni senza preavviso, lunghe e brevi. Lo annuncia in una nota l'Arera, l'Autorità per l'energia.

Con il bilancio della cosiddetta regolazione premi/penalità della durata e del numero delle interruzioni senza preavviso. l'Autorità che regola i mercati dell'energia cerca di stimolare il miglioramento della continuità del servizio di distribuzione. Le penalità totali, si evince infatti dalle tabelle che corredano la delibera dell'Arera, ammontano a oltre 97 milioni di euro: ma questa somma, in sostanza, deve essere "girata" non solo ai consumatori in bolletta, ma anche agli operatori per così dire virtuosi (in alcuni casi gli stessi che subiscono la penalità, ma per altri "valori"), che quindi incassano oltre 50 milioni in premi.

L'operatore che dovrà sopportare il peso maggiore è, come era lecito aspettarsi viste le dimensioni, e-distribuzione (gruppo Enel), con un saldo tra premi (circa 44 milioni) e penalità (circa 90 milioni) negativo per 45 milioni. Segue Areti (gruppo Acea) con un "rosso" di cinque milioni. Complessivamente per il 2018, ai 27 distributori con più di 15mila utenti connessi in bassa tensione, vengono erogate penalità da redistruibuire in bolletta per 45,6 milioni di euro. Ammontare che è il risultato di 18,7 milioni di penalità nette per la durata delle interruzioni senza preavviso "lunghe", cioè maggiori di 3 minuti, e penalità nette per 26,9 milioni per il numero di interruzioni senza preavviso "lunghe e brevi", cioè con durata maggiore ad 1 secondo.

Analizzando in dettaglio gli indicatori relativi al 2018, anno particolarmente severo dal punto di vista meteorologico, emerge che la durata delle interruzioni per utente in bassa tensione è stata nell'anno di 96 minuti, ripartita tra 51 minuti per cause non di responsabilità del distributore e quindi escluse dalla regolazione, e i restanti 45 minuti/utente per cause di diretta responsabilità del distributore, in crescita dai precedenti 41 minuti. Anche in questo settore sono marcate le differenze territoriali: la durata media delle interruzioni è di 31 minuti nel Nord Italia, 46 nel Centro e 65 minuti al Sud.

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