E' stata sospesa l'ordinanza che prevedeva lo stop dal 17 aprile. Soddisfazione da parte delle associazioni dei consumatori
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Uber va avanti senza fermarsi a Roma. Il tribunale ha accolto la richiesta di sospensiva dell'ordinanza che richiedeva l'interruzione dei servizi di mobilità a partire dal 17 aprile. Lo afferma Uber in una nota. "Siamo molto felici di poter comunicare a tutti i driver e agli utenti che potranno continuare ad utilizzare l'applicazione fino alla pronuncia del Tribunale sul nostro reclamo", dichiara la multinazionale.
Il presidente dell'Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, plaude alla decisione del tribunale. "Ottima notizia, considerato che era inaccettabile interrompere un servizio sulla base di cavilli giuridici, per di più sulla base di inconcepibili presupposti di urgenza - afferma -. Ora però il Governo ed il Parlamento devono fare la loro parte. Ribadiamo che la soluzione al problema non può avvenire nelle aule di giustizia, a colpi di sentenze". Dona si spinge oltre dicendo che "ora il governo deve stracciare la bozza penosa presentata ai tassisti solo per compiacerli e fare una riforma seria. E l'unica riforma seria possibile è quella che accoglie le proposte dell'Antitrust e dell'Autorità dei trasporti che da sempre chiedono di consentire, regolamentandolo, questo nuovo e specifico segmento del mercato della mobilità urbana non di linea".
Soddisfazione anche dal Codacons - Il Codacons definisce la decisione del tribunale "estremamente positiva. Grazie a tale decisione - continua -, gli utenti potranno ancora beneficiare dei servizi offerti da Uber e quindi di maggiore concorrenza e più scelta nel settore dei trasporti. Ma non basta. Il Tribunale deve consentire alla società statunitense di operare anche in futuro e senza limitazioni sul territorio italiano. In tal senso il Governo deve subito varare norme che adattino il nostro ordinamento alle nuove possibilita' offerte dal mercato, per permettere non solo ad Uber ma anche ad altre realtà che utilizzano le app di poter offrire servizi ai cittadini, in modo da incrementare la concorrenza e offrire maggiori possibilita' di scelta agli utenti".