I commissari aveva rilevato profili di "non conformità" del bilancio consolidato e di esercizio
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Il Consiglio di amministrazione di Saipem ha proposto l'impugnazione della delibera con cui la Consob ha rilevato profili di "non conformità" del bilancio consolidato e di esercizio 2016. E' quanto afferma la società, sottolineando di "non condividere la prospettazione della Consob". "E' tutto appena successo, vedremo come evolvono le cose. Entro tre settimane certamente elaboreremo al meglio le risposte", ha affermato l'a.d. Stefano Cao.
La Consob aveva imposto a Saipem di pubblicare un prospetto pro-forma che riesponesse la situazione economica e patrimoniale in modo corretto, evidenziando gli effetti degli errori sui conti.
Due i rilievi: in primo luogo alcune svalutazioni - che hanno impattato sul bilancio 2016 per 1,3 miliardi - sarebbero dovute essere rilevate già nel 2015. La società è stata dunque accusata di aver approvato i conti 2016 "senza avere corretto 'errori rilevanti' contenuti nel bilancio" precedente su una serie di poste contabili.
Il secondo riguardava l'impairment test. La Consob non ha condiviso l'uso di un "un tasso unico per attualizzare" i flussi di cassa di business unit con "un profilo di rischio differente", la mancata considerazione del "rischio Paese" per alcuni asset e "delle modifiche nel profilo di rischio" per effetto del deconsolidamento dall'Eni.