"occhio ai giovani e alle donne"

Salario minimo, Confindustria: "Non risolve il lavoro povero" | "Capo dello Stato resti garante della Costituzione"

"Senza democrazia non possono esserci né mercato né impresa, né progresso economico e sociale", ricorda il presidente Carlo Bonomi. E poi: "Servono regole chiare e semplici per sicurezza sul lavoro"

15 Set 2023 - 21:35

Sul tema del salario minimo, Confindustria "resta convinta che la mera introduzione, non accompagnata da un insieme di misure volte a valorizzare la rappresentanza, non risolverebbe né la grande questione del lavoro povero, né la piaga del dumping contrattuale, né darebbe maggior forza alla contrattazione collettiva". A chiarirlo è il presidente Carlo Bonomi, sottolineando che "la Costituzione ci obbliga a riconoscere al lavoratore un salario giusto" e questa funzione "è affidata alla contrattazione". E sottolinea che l'industria "negli ultimi vent'anni ha avuto dinamiche retributive di gran lunga superiori al resto dell'economia".

"Capo dello Stato resti garante della Costituzione"

  "Siamo tra coloro che credono che, in un ordinamento come il nostro, che correttamente ambisce a una maggiore stabilità di governo, il Capo dello Stato debba continuare a essere il garante della Costituzione", ricorda Bonomi rivolgendosi a Sergio Mattarella: "Siamo certi che Lei continuerà a far sentire la sua voce ferma e ispirata a tutela dei principi della nostra democrazia, a sostegno delle scelte internazionali fatte liberamente dall'Italia, per l'osservanza e per l'attuazione dei diritti dei cittadini, a partire dai più fragili".

"Senza democrazia non c'è mercato"

   "Senza democrazia non possono esserci né mercato né impresa, né lavoro né progresso economico e sociale", è il monito lanciato da Bonomi. "La democrazia è il cuore di un sistema produttivo plurale e aperto, che ha reso la nostra economia una delle più avanzate al mondo. Per le oltre 150mila aziende che Confindustria rappresenta, è la precondizione per costruire il futuro sostenibile dei nostri figli e del pianeta".
 

Salario minimo, ecco quali categorie ne beneficerebbero maggiormente

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© Withub

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"Regole chiare e semplici per sicurezza sul lavoro"

  "Sta a noi la creazione di un lavoro libero, sicuro e dignitoso. La tutela della sicurezza sul lavoro presuppone regole chiare e semplici e si fonda sulla prevenzione. La copertura dei contratti collettivi nell'industria manifatturiera oltre ad assicurare condizioni di lavoro regolari, garantisce la piena applicazione della normativa di salute e sicurezza", sottolinea Bonomi all'assemblea annuale dell'associazione. "La nostra visione, l'unica che per noi ha senso, è che sia necessario evitare gli incidenti valorizzando una logica partecipativa - ha sottolineato - una logica che unisca nelle azioni e nelle relative responsabilità, non che divida e contrapponga, eredità di vecchi antagonismi di classe". 

Lavoro, "occhio a giovani e donne"

  Bonomi nel suo intervento affronta anche due temi delicati. "Dobbiamo migliorare l'inclusività del mercato del lavoro, soprattutto nei confronti dei giovani e delle donne e garantire la piena realizzazione dei diritti che enunciamo. Non è sufficiente introdurre obblighi per legge, servono interventi e politiche coerenti", sottolinea il presidente di Confindustria, richiamando ancora una volta la Costituzione e sostenendo che "ora serve una correzione di rotta" capace di "promuovere tutte le condizioni affinché il diritto al lavoro sia effettivo".

Servono quindi politiche industriali e politiche per il lavoro per "creare un mercato in cui concorrenza leale e competitività siano valori imprescindibili".

"Transizioni digitale e green cambiano natura del lavoro"

  La Costituzione pone il lavoro a "fondamento" della Repubblica. Questo principio "deve essere tenuto in grande considerazione, soprattutto in un momento in cui le transizioni, specie quella digitale e green, stanno rapidamente cambiando la struttura economica e sociale del nostro Paese e, con essa, la stessa natura del lavoro". E aggiungo: "I tempi ci inducono a una lettura più attenta della nostra Costituzione". 

Mattarella: "Troppi giovani all'estero per paghe basse"

  Nel suo intervento all'assemblea annuale di Confindustria, Mattarella affronta due problemi che affliggono il mondo del lavoro nel nostro Paese: le retribuzioni basse e le morti bianche. "È una responsabilità che interpella anche il mondo delle imprese: troppi giovani cercano lavoro all'estero, per la povertà delle offerte retributive disponibili".

"Sicurezza lavoro interpella coscienze di tutti"

  "L'economia di mercato non pone in discussione valori costituzionalmente rilevanti, quali il rispetto della dignità umana e il dovere di solidarietà. O l'art. 35, relativo alla tutela del lavoro, il 36, sulle condizioni di lavoro, o il 37 sulla donna lavoratrice. È anzitutto il tema della sicurezza sul lavoro che interpella, prima di ogni altra cosa, la coscienza di ciascuno. Democrazia è rispetto delle regole, a partire da quelle sul lavoro", dice il presidente della Repubblica.
 

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