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La direttiva Ue sul salario minimo "non dice che i Paesi che hanno un elevato livello di contrattazione collettiva non devono introdurre il salario minimo. È vero, ci sono Paesi come l'Austria o la Svezia che non ne hanno bisogno. Ma l'Italia è un caso particolare, perché ha un tasso di copertura della contrattazione collettiva, ma al tempo stesso presenta settori interi con stipendi molto bassi. E dunque la questione si pone". Lo ha detto a La Stampa Nicolas Schmit, Commissario europeo responsabile del Lavoro.