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Saldi estivi 2024: il calendario regione per regione

Dal 6 luglio via alla nuova stagione di sconti, tranne che in Trentino Alto Adige. Secondo Confesercenti, almeno un consumatore su due ha intenzione di fare shopping a prezzo ribassato

06 Lug 2024 - 21:34

Tra conti, previsioni di spesa, manuali antitruffa, riparte il rituale dei saldi estivi, sabato 6 luglio al via praticamente in tutta Italia, a eccezione del Trentino Alto Adige. Un appuntamento che rimane sempre il preferito per fare shopping nel cuore degli italiani. La spesa sembrerebbe un po' in calo ma si sa, non si resiste al pantalone adocchiato a inizio stagione o allo sfizio della camicia in più, ma che ora costa di meno. Secondo Confesercenti oltre un consumatore su due - il 55%, ma era il 61% nel 2023 - ha intenzione di acquistare almeno un capo o un prodotto di moda, per un giro d'affari complessivo che è stimato in oltre 3,5 miliardi di euro.

I dati sulle famiglie e sul calcolo di spesa

 Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio saranno più di 15 milioni le famiglie che acquisteranno capi scontati: ognuna spendera' in media 202 euro - pari a 92 euro pro capite. Per scegliere ci sarà tempo.

Saldi estivi 2024: il calendario regione per regione

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© Withub

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Il calendario regione per regione

 Le vendite promozionali più brevi nel Lazio e in Liguria (rispettivamente 6 settimane e fino al 19 agosto), quelle più lunghe in Val d'Aosta (fino al 30 settembre), seguite da Puglia e Sicilia (15 settembre), e poi tutte insieme Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria (60 giorni dal 6 luglio). La Basilicata finirà il 4 settembre, mentre Marche, Piemonte e Veneto il 30 agosto. A Trento invece i saldi saranno per 60 giorni in periodo libero. In Alto Adige dal 16 luglio al 19 agosto ma in date diverse in molte località di vacanza.

Gli oggetti del desiderio

 Secondo i sondaggi principali oggetti del desiderio in saldo sono le calzature, sneaker è la parola d'ordine ma anche ballerine, sandali e calzature tecniche, seguono t-shirt e top e al terzo posto, pantaloni e gonne. Nella top ten ci sono anche abiti e vestiti e camicie, poi costumi e moda mare, pigiami/camicie da notte e infine borse. Un aiuto allo shopping, si segnala, arriverà anche dalle quattordicesime arrivate da poco nelle tasche di circa 8 milioni di italiani. Una boccata d'ossigeno importante anche perché Confcommercio ha segnalato che di 24 negozi di moda che chiudono ne riapre soltanto la metà. Anche se il comparto rimane una fetta importante del mercato del retail che secondo gli ultimi dati di Confimprese muove complessivamente 445 miliardi di fatturato.

Attenzione alle truffe

 Occhio però, ricordano commercianti e consumatori, alle truffe con alcune regole base da seguire sempre: conservare lo scontrino; sapere che la merce si può cambiare; che è sempre possibile pagare con il Pos; che è meglio diffidare degli sconti troppo alti. A fare l'affare potrebbe non essere il consumatore. 

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