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Il leader della Cgil dalla manifestazione di Roma per difendere il diritto alla salute: "Aperti a chi vuole cambiare il Paese, questo governo non vuole parlare con noi". In piazza anche Schlein, Conte e Bonaccini
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"Basta tagli alla sanità pubblica, in 20 anni sono venuti meno 40 miliardi ed ora è in ginocchio". Così il segretario della Cgil Maurizio Landini dalla testa del corteo sulla sanità e sulla sicurezza sul lavoro a Roma diretto a Piazza del Popolo. Per quanto riguarda gli scioperi generali "non si minacciano" ma "se il governo non ci ascolta, si proclamano quando è necessario, se non ci sono risposte". "Vedremo - ha aggiunto -, non abbiamo alcuna intenzione di fermarci finché non avremo risultati".
All'evento sono arrivati anche la segretaria dem Elly Schlei, il leader del M5s, Giuseppe Conte, e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. "La piazza è aperta a tutti coloro che vogliono difendere la Costituzione e cambiare il Paese - ha detto il leader della Cgil -. Noi non rispondiamo a questo o a quel governo e partito. Abbiamo le nostre proposte. E' il governo che non sta discutendo con i sindacati. Non siano pregiudiziali, chi ha pregiudizi è questo governo. Non siamo ascoltati".
In piazza la Cgil è scesa insieme con una rete di circa 90 associazioni riunite nell'assemblea "Insieme per la Costituzione". "Vogliamo difendere il diritto alla salute, anche sul lavoro, e chiedere il rilancio del Servizio sanitario nazionale - ha detto Landini dal corteo -. Basta tagli. Abbiamo bisogno di investire e di non perdere neanche un euro del Pnrr, di fare assunzioni e garantire i servizi sul territorio che sono decisivi. Ci sono 4 milioni di persone che non si curano perché non hanno i soldi, non è accettabile. La situazione sta esplodendo. Sono gli stessi che hanno tenuto in piedi il Paese durante la pandemia".
Concludendo la manifestazione, Landini ha detto: "A noi non servono tavoli per dire che esistiamo, vogliamo risolvere i problemi di questo Paese e delle persone. Bisogna fare assunzioni, aumentare medici e infermieri e questo non sta succedendo. Non è l'ora dei tagli. L'incontro con il ministri è servito per fissare un nuovo appuntamento a fine luglio".
"Siamo felici di partecipare a questa piazza indetta dalla Cgil e da un centinaio di associazioni a difesa della sanità pubblica universalistica - ha detto Elly Schlein, a margine della manifestazione -. Una battaglia che ci sta molto a cuore su cui anche il Pd si sta mobilitando perché mancano le risorse, il governo sta scegliendo di tagliare i servizi alle persone. Le liste di attesa sono troppo lunghe, manca il personale, mancano medici di base, non vediamo l'attenzione che serve sulla cura delle persone. Accanto a esito anche una piazza che insiste sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. È una maggioranza che parla spesso di sicurezza ma non parla mai di sicurezza sul lavoro. Non si può continuare a morire di lavoro e di stage in Italia. Vogliamo più risorse sulla formazione, sulla prevenzione, l'uso di nuove tecnologie per rendere più sicuri i luoghi di lavoro e le assunzioni degli idonei a essere ispettori del lavoro che hanno già fatto i concorsi e aspettano di essere assunti".
"Siamo vicini ai cittadini, il diritto alla salute è fondamentale, siamo vicini al personale sanitario - ha dichiarato il presidente del M5s, Giuseppe Conte -. Sembra che non abbiamo tratto alcuna lezione dalla pandemia, e lo stiamo vendendo con i fondi del Pnrr che rischiano di non essere spesi. Non accetteremo che, come nella legge di bilancio, la sanità continui a fare la Cenerentola, stiamo tornando ai momenti peggiori del passato".
"Credo che ci sia un'occasione adesso nel Paese, la presenza di Conte è positiva", ha commentato il governatore dell'Emilia Romagna e presidente del Pd, Stefano Bonaccini. "Abbiamo un'occasione, non dobbiamo ora immaginare quale sarà lo schieramento che si opporrà alla destra la prossima volta, non è domattina che dobbiamo configurare il centrosinistra, ma ci sono alcuni temi su cui già si può immaginare una battaglia politica che può mettere insieme tutte le opposizioni. Conte e Calenda criticano entrambi i tagli del governo alla sanità pubblica. Credo che nelle prossime settimane si può provare a mettere insieme e un fronte compatto".