Il presidente del Consiglio ha spiegato che "andiamo con l'Ue, se ci propone l'embargo siamo contenti di seguire"
"Preferiamo la pace o il termosifone acceso, o meglio ormai l'aria condizionata accesa tutta l'estate?". Con questa domanda ironica il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha risposto a una domanda su eventuali sanzioni relative al gas russo. Anche senza forniture da parte di Mosca, "fino a fine ottobre siamo coperti. Le conseguenze non le vedremmo fino all'autunno", ha precisato dopo l'approvazione del Def in cui sono previsti scenari di rischio in caso d'interruzione degli approvvigionamenti.