Secondo l’ultima indagine di Infocamere per Unioncamere, il numero degli assegni a vuoto è diminuito del 57% nell’ultimo triennio
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Nell'arco degli ultimi tre anni, si è dimezzato tanto il valore quanto il volume degli assegni a vuoto. A diffondere i dati sul fenomeno è Unioncamere che segnala anche un forte calo delle cambiali.
I dati, elaborati da Infocamere per Unioncamere, indicano, infatti, un calo del 57% per il volume degli assegni a vuoto e un calo ancora più sostenuto, pari al 67%, per il valore. Come anticipato, si tratta di una dinamica che ha interessato anche, seppur maniera inferiore, anche le cambiali, diminuite del 37% in termini di numero e del 51% in termini di valore.
Secondo il report, nel primo semestre 2015, cittadini e imprese hanno fatto ricorso a un pubblico ufficiale per la notifica di un mancato pagamento in 388.305 occasioni, per un valore totale di circa 714 milioni di euro.
Nell'81% dei casi si tratta di cambiali mentre nel 18% di assegni: in termini di numeri parliamo dunque, rispettivamente, di 388.305 e 70.218 episodi.
Nell'ultimo anno la contrazione maggiore ha riguardato gli assegni, diminuiti del 21%. Le cambiali sono invece diminuite del 18%. Se si guarda al valore si tratta di circa 95 milioni di euro e 135 milioni di euro in meno rispetto ai dodici mesi precedenti.
Il confronto territoriale mostra come il calo maggiore degli effetti protestati si sia registrato in Valle d'Aosta con un -48,7%. Seguono l'Umbria e la Calabria, rispettivamente con un -28,6% e un -23,4%. La Liguria riporta però la maggior diminuzione in termini monetari: -61,5%.