In entrambi i casi la spinta è arrivata soprattutto dalla spesa per consumi. Continua a migliorare il mercato del lavoro: negli Stati Uniti disoccupazione al 4,4%, nell’Eurozona al 9,1%.
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Sia nell’Eurozona che negli Stati Uniti continua la fase di espansione dell’economia. Secondo la nota mensile dell’Istat, infatti, entrambe le aree hanno registrato un crescita del Pil dello 0,6%, accelerando rispetto al primo trimestre dell’anno.
Negli Stati Uniti, si legge nel resoconto, la spinta è giunta in larga parte dalla spesa per consumi delle famiglie e dagli investimenti fissi, sia residenziali che non residenziali. Bene anche le esportazioni nette, mentre le scorte hanno avuto un impatto negativo.
Segnali positivi arrivano anche dal mercato del lavoro, gli occupati del settore non agricolo sono infatti aumentati di 222 mila unità nel corso del mese di giugno, mentre il tasso di disoccupazione continua a viaggiare su livelli minimi, mantenendosi al 4,4% registrato già a maggio.
Per quanto riguarda invece l’Eurozona, le stime preliminari indicano un’accelerazione della crescita del Pil rispetto al primo trimestre, passando infatti da un +0,5% ad un +0,6%, anche in questo caso, spiega la Banca centrale europea nell’ultimo bollettino economico, un contributo positivo fondamentale è arrivato dai consumi interni. Ottimismo giunge anche dal mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione a giugno ha segnato una nuova diminuzione, scendendo al 9,1% dal 9,2% di maggio.
Ancora una volta, però, la Banca centrale europea, alla luce del rallentamento che ha interessato i prezzi al consumo a giugno, ha rimandato la possibilità di un allentamento della politica monetaria espansiva, spiegando che l’obiettivo centrale rimane ancora l’innalzamento dell’inflazione a livelli molto vicini, ma inferiori, al 2% in tutti i Paesi dell’Eurozona.