Il fallimento della Silicon Valley Bank
© Withub
© Withub
La discesa in campo del governo americano, che ha promesso che tutti i depositi di Silicon Valley Bank saranno rimborsati, non sembra arrestare l'emorragia di fiducia. Crollano i titoli di Stato mondiali
Inizio settimana convulso per i mercati mondiali dopo il crac della Silicon Valley Bank. La discesa in campo del governo Usa, che ha promesso che tutti i depositi saranno rimborsati, non sembra arrestare l'emorragia di fiducia. Il presidente usa Joe Biden ha garantito che "il sistema bancario americano è sicuro". Ma le Borse europee affondano, insieme ai titoli di Stato mondiali. Il ministro dell'Economia italiano Giancarlo Giorgetti: "Seguiamo con attenzione gli sviluppi della vicenda. Apprezziamo la tempestività con cui le autorità americane sono intervenute e confidiamo che, se necessario, anche le autorità europee intervengano con la medesima tempestività".
È stato dunque un lunedì nero per le Borse europee. Con il timore di un contagio anche agli istituti del Vecchio Continente, peraltro escluso da più parti, vanno in fumo 291 miliardi di capitalizzazione. Tra i singoli listini, Piazza Affari risulta il peggiore della giornata, col Ftse Mib che cede il 4,03% a 26.183,54 punti. Francoforte lascia invece sul terreno il 3,04% (Dax a 14.959 punti), Parigi il 2,9% (Cac 40 a 7.011 punti), Londra il 2,58% (Ftse 100 7.548 punti), Madrid il 3,55% (Ibex 8.955 punti).
Le rassicurazioni di Biden - "Nessuna perdita sarà a carico dei contribuenti", ha detto il presidente Biden, che si è poi rivolto direttamente ai suoi cittadini: "Gli americani possono stare tranquilli: i loro depositi sono al sicuro", ha detto. Biden intende comunque chiedere al Congresso americano e alle autorità di regolamentazione di rafforzare le regole per le banche.
First Republic Bank, una delle banche regionali Usa finite sotto pressione dopo il fallimento di Svb, non riesce a calmare i mercati, nonostante con una nota nella notte abbia affermato di "aver rafforzato e diversificato la sua posizione finanziaria attraverso l'accesso a liquidità aggiuntiva messa a disposizione dalla Fed e da da Jp Morgan", con l'effetto di disporre di oltre 70 miliardi di dollari di liquidità inutilizzata. Nonostante le rassicurazioni dei vertici, secondo cui "la posizione di capitale e liquidità della banca è molto forte", il titolo affonda di oltre il 60% nel pre-marketing a Wall Street.
Non bastano a rassicurare i mercati le misure di emergenza varate da Fed, Tesoro e Fdic per tutelare i depositi in seguito al fallimento della Silicon Valley Bank e di altri istituto di credito Usa. Maglia nera Milano, con il Ftse Mib che crolla del 3,2%, affossata dalle banche: Bper -7,2%, Banco Bpm -6,3%, Intesa Sanpaolo -5,4%. Francoforte perde il 2,9%, Parigi il 2%, Londra l'1,7%, nonostante il salvataggio da parte di Hsbc che ha acquisito per una sterlina il ramo britannico di Svb.
© Withub
© Withub
Crollano i rendimenti dei titoli di Stato in tutto il mondo, con gli investitori che scommettono su una virata nella politica monetaria restrittiva delle banche centrali allo scopo di disinnescare i rischi di contagio legati al fallimento di Silicon Valley Bank. Gli strappi più importanti si registrano sui titoli di Stato a due anni dell'Eurozona, con il rendimento del Bund tedesco che scende di 44 punti base e quello dell'Oat francese di 46 mentre per il Btp il calo è 'contenuto' a 29 punti. I trader vedono il terminal rate della Bce 'collassare' al 3,56%. Gli effetti si vedono anche sull'euro che riduce allo 0,25% il rialzo sul dollaro, con cui scambia a 1,067.
Non c'è un "allarme specifico" per il settore bancario francese. Lo ha detto il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire all'emittente radiotelevisiva France info. "Le banche francesi sono solide, il sistema bancario francese è solido", ha affermato il ministro.