Ma le vendite totali del 2017 sono comunque in crescita. Samsung ancora prima per quota d mercato, Apple seconda
Il boom che ormai da qualche anno, rilevazione dopo rilevazione, stava interessando le vendite di smartphone - soprattutto dopo l’avvento delle case cinesi - ha cominciato a dare segni di instabilità. Se da un lato i marchi più famosi, come Samsung e Apple, negli ultimi tempi hanno lasciato quote di mercato consistenti a marche come Huawei e Xiaomi, ma anche OPPO, dall’altro si osserva anche un calo delle vendite totali.
Secondo le ultime rilevazioni Gartner , nel quarto trimestre del 2017 le vendite di smartphone hanno registrato il primo storico calo, passando dalle 432 milioni di unità dello stesso periodo del 2016 a 407 milioni. Rimane comunque in positivo il consuntivo annuo, con 1,536 miliardi di dispositivi venduti contro i 1,495 miliardi di un anno prima, ma la contrazione registrata in T4 è comunque un segnale che gli operatori del settore non devono sottovalutare.
Gartner motiva l'andamento con il fatto «che gli utenti che scelgono uno smartphone sostitutivo stanno optando per i modelli di qualità per tenerli più a lungo prolungando il ciclo di sostituzione degli smartphone. Inoltre, mentre la domanda per qualità elevata, connettività 4G e funzionalità fotografiche migliorate resta alta, le elevate aspettative e i pochi benefici incrementali durante la sostituzione hanno indebolito le vendite di smartphone».
Nelle tabelle dello studio si osserva come in testa per quota di mercato ci sia ancora Samsung con un market share pari al 20,9% (20,5% nel 2016). Apple perde uno 0,4%, passando al 14% dal 14,4% d un anno fa, mentre salgono Huawei (dall’8,9% al 9,8%), OPPO (dal 5,7% al 7,3%) e Vivo (dal 4,8% al 6,5%).
Di conseguenza Android si conferma il sistema operativo più utilizzato con un market share dell’85,9% (84,8% nel 2016) contro il 14% (14,4% nel 2016) di Apple e appena lo 0,1% detenuto dagli altri OS (0,8% nel 2016).