Prosegue il trend che ha interessato la fine del 2016 e i primi mesi dell'anno in corso. L'Abi ha infatti registrato un calo delle sofferenze nette ed un aumento del credito concesso a famiglie e imprese
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A maggio - secondo le ultime rilevazioni dell’Associazione delle Banche Italiane (ABI) - le sofferenze nette, ovvero quei crediti la cui totale riscossione non è certa, sono nuovamente diminuite, confermando l’inversione di tendenza rilevata nella media del primo trimestre.
Secondo i dati dell’Abi, a maggio 2017 si è quindi registrato un calo delle sofferenze, scese a 76,5 miliardi di euro dai 77,4 miliardi del mese precedente. Una riduzione che appare ancor più marcata se si estende il confronto con la fine del 2016, quando lo stock di crediti in sofferenza si attestava a 86,8 miliardi di euro. Lo stesso mese di un anno fa lo stock si attestava invece a 84,9 miliardi di euro.
In netto miglioramento anche l’incidenza delle sofferenze sul totale degli impieghi (ovvero il totale dell operazioni di credito attivate dal sistema creditizio) scesa al 4,38% dal 4,42% del mese precedente e dal 4,89% registrato alla fine del 2016 (4,72% a maggio 2016).
L’inversione di tendenza che ha interessato le sofferenze bancarie a cavallo tra la fine del 2016 e questi primi mesi del 2017 è un ottima notizia sia per il sistema creditizio in sé che per il tessuto imprenditoriale italiano. L’aumentare dei crediti di difficile riscossione aveva infatti costretto le banche a chiudere i rubinetti, rendendo sempre più difficile l’accesso al credito per le aziende italiane, che di conseguenza, costrette ad investire meno, avevano perso competitività nel corso degli anni della crisi economica.
Tuttavia, ultimamente, qualche segnale incoraggiante è arrivato anche in questo senso. Solo a giugno si è registrato un aumento dei presiti a famiglie e imprese dell’1,5%.
Per osservare dati più dettagliati bisogna però guardare al mese di maggio, quando - sempre secondo l’Abi - i prestiti alle imprese hanno registrato un +0,3% a fronte del +2,5% registrato per i crediti alle famiglie. Per il mese considerato l’analisi della distribuzione del credito bancario mostra come oltre il 24% del credito sia stato concesso al settore manifatturiero, cui seguono con quote notevoli il commercio e le attività di alloggio e ristorazione con il 20,9% e le costruzioni con il 15,1%.