Tanti soldi scarsi rendimenti

Come aumentare la reddittività dell'investimento?

01 Dic 2015 - 12:18

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Il suggerimento degli esperti è diversificare. Con i titoli di Stato europei che non rendono più come un tempo, tanti risparmiatori, piccoli risparmiatori soprattutto, stanno cominciando a interrogarsi su quali strade alternative percorrere. Perché c'è sempre da considerare il contesto economico, che per l'Europa non può dirsi ancora rose e fiori.

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Il contesto economico
La ripresa c'è, ma è debole. E i pericoli più insidiosi osservati negli anni più duri della crisi – deflazione e conseguente stagnazione economica, con gravi ripercussioni su crescita e occupazione – non sono stati debellati del tutto. La Banca centrale europea (BCE), secondo le sue prerogative, ha promosso in questi mesi una serie di politiche monetarie espansive al fine di riportare i prezzi su livelli stabili: ha tagliato il costo del denaro, ha lanciato l'imponente programma di acquisto di titoli di Stato (Quantitative Easing), misure che hanno lo scopo di stimolare l'economia dell'Eurozona attraverso una consistente iniezione di liquidità. Che però cela una contraddizione: tanti soldi, scarsi rendimenti. Molti analisti ritengono le mosse della BCE alla stregua di un'offesa ai risparmiatori, ma è comunque presumbile che tale condizione – una fonte di risparmio non indifferente per le casse statali – si protrarrà a lungo. Le decisioni prese dall'istituto di Francoforte sono avvenute sulla scia di quanto visto negli Stati Uniti dove la Fed nel 2008 ha completato, di fatto, l'azzeramento del costo del denaro a seguito del fallimento di Lehman Brothers, avviando poi altre manovre di tipo espansivo per alimentare la domanda aggregata. A breve è previsto un rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve (il primo aumento dal 2006), risultato di una "normalizzazione”, per così dire, della situazione economica generale. In Europa, al momento, la BCE ha lasciato il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05% e non ha escluso l'ipotesi di nuovi interventi a causa dei rinnovati timori su Pil e inflazione. Al cospetto di uno scenario siffatto quali contromisure deve prendere il piccolo o medio risparmiatore?

Scegliere la banca giusta
Tanto per cominciare, poiché stanno cambiando le regole del gioco, è opportuno decidere con accuratezza chi dovrà gestire i propri soldi e risparmi. La solidità della banca è fondamentale in questo senso. Pochi giorni fa il Governo ha dato il via libero definitivo al bail in, che recepisce una direttiva comunitaria, secondo cui il salvataggio degli istituti in difficoltà dovrà essere sostenuto anche dai creditori della banca stessa. In primo luogo, in caso di rischio fallimento, i primi ad essere colpiti saranno gli azionisti, poi i detentori di obbligazioni subordinate (tra gli strumenti più esposti al rischio) e, infine, i correntisti con depositi superiori a 100 mila euro. Insomma, conviene sempre compiere scelte oculate o, in alternativa, mettere ordine alle proprie finanze evitando così la partecipazione all'eventuale piano di salvataggio della banca in difficoltà.

Come investire, allora?
Per prima cosa bisogna capire quali sono effettivamente le proprie esigenze e quale orizzonte temporale fa al caso nostro. Ho necessità immediata di liquidità? Devo affrontare un imprevisto? Mi servono i soldi per la casa? Se la risposta a questi dubbi è "no", allora tentare di diversificare l'investimento – accettando una maggiore quota di rischio – non è da considerare mossa così azzardata. Certo, vuol dire cambiare abito mentale: alla sicurezza dei titoli di Stato (Bot o Btp, ad esempio), che ormai rendono davvero poco se non su scadenze molto lunghe, andrebbe ora aggiunto l'investimento azionario. In questo caso è opportuno pianificare un traguardo nel lungo periodo, in questo modo il rischio viene ammortizzato e cresce la possibilità di guadagnare. Diversificare, ovviamente, significa anche non puntare su un ristretto numero di titoli, ma considerare tutte le componenti del rischio: durata, mercato di appartenenza, settore di riferimento. L'obiettivo, in definitiva, è aumentare la reddittività del proprio investimento.

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