Il ministro Urso: "Il problema sono le folli regole che l'Europa impone alle imprese"
© Ufficio stampa Stellantis
Stellantis ha comunicato alle organizzazioni sindacali dello stabilimento di Termoli la richiesta di cassa integrazione dal 16 al 22 dicembre per le linee produttive dei motori Gse e V6. Questa misura è necessaria per adeguare la produzione alle attuali condizioni di mercato, soprattutto perché strettamente legata alle temporanee sospensioni produttive dei modelli negli impianti di Pomigliano e di Cassino, e per garantire una gestione efficiente delle risorse. In una nota, Stellantis afferma: "Siamo determinati a garantire la continuità dei nostri impianti e delle attività in questo momento complicato".
Nel corso del question time, in merito a una interrogazione sul comparto automobilistico e Stellantis, il ministro delle Imprese e Made in italy, Adolfo Urso, ha replicato così: "Il tavolo su Stellantis del 14/11 scorso è terminato con la richiesta alla azienda di presentare entro il 16/12 un piano Italia convincente e sostenibile in cui la azienda specifichi quante risorse intende investire nel nostro Paese, e sui contratti di sviluppo degli stabilimenti italiani e abbiamo chiesto certezze sulla realizzazione della gigafactory di Termoli". "Solo con risposte convincenti - ha aggiunto - su questi punti sarà possibile passare al percorso definito dall'azienda. Il problema è in Europa e nelle folli regole che l'Europa sta imponendo alle imprese". Per questo è stato "definito con il governo ceco un position paper che presenteremo al Consiglio competitività del prossimo 28 novembre. Ci auguriamo sia condiviso dalla maggioranza degli Stati Europei", ha concluso il ministro Urso.
Al ministro Urso, sempre nel corso del question time a Montecitorio, ha risposto Marco Grimaldi, vicecapogruppo dei deputati Avs: "Siamo davanti a un ennesimo calo di produzione: il diciottesimo consecutivo - dice Grimaldi - Lei ministro Urso vuole salvare l'endotermico? Ma cosa vuole salvare se siamo ormai all'eutanasia: delle 505mila auto vendute in Italia meno della metà è stata prodotta in Italia". E ancora "l'Italia ormai è ottava nella graduatoria europea dei Pesi costruttori di auto. La iconica Topolino, 100% elettrica, è realizzata nello stabilimento di Kenitra, in Marocco, la nuova 600 ibrida ed elettrica è assemblata a Tychy, in Polonia. La Panda elettrica verrà scippata a Pomigliano dalla Serbia" ha aggiunto. "Il silenzio del ministro è l'alibi perfetto per Tavares ed Elkann che possono così fare quello che vogliono, cioè fuggire dal nostro Paese. Al governo Meloni va bene così, siete degli irresponsabili" ha concluso Grimaldi.