Nella manovra una norma porta ad armonizzare le retribuzioni tra i dipendenti dei vari ministeri
Firmato l'accordo per il contratto degli statali, aumenti da 63 a 117 euro sugli stipendi base © Tgcom24
Il governo ha stanziato 80 milioni di euro per rendere le indennità di amministrazione dei dipendenti ministeriali, che ora variano di molto fra loro, più simili. Con quella somma si andrà a colmare una lacuna e dal 2021 non ci saranno perciò più le disparità di trattamento che si sono registrate fino ad oggi.
Adesso lavorare al Ministero di giustizia ti permette di portare a casa una indennità di funzione di 340 euro al mese in più in busta paga, rispetto al funzionario di stesso livello che presta servizio al Ministero del lavoro oppure della difesa, che ne prende solo 187. Dal 2021 il governo ha deciso che non dovrà più succedere e per armonizzare le varie posizioni ha stanziato 80 milioni di euro, che non saranno sufficienti, ma come spiega la stessa norma "l'adeguamento sarà graduale". Le altre risorse dovrebbero arrivare nel tempo dai risparmi sui rinnovi contrattuali precedenti a quello del 2019-2021 e che andranno accertati.
Come riporta Il Messaggero, altra partita è quella del ritardato pagamento del Tfr dei tanti dipendenti statali che devono aspettare, al momento della pensione, 27 mesi per la liquidazione nel caso di pensionamento per vecchiaia, e addirittura 7 anni nel caso di pensione anticipata. "È una grave violazione dei diritti dei lavoratori - affermano i sindacati - Ci rivolgeremo al Presidente della repubblica per far si che venga rispettata la sentenza della Corte costituzionale che ha sancito il diritto dei lavoratori ad avere tempi brevi e certi per ottenere quello che spetta loro".