Botta e risposta tra i ministri Tajani e Giorgetti. Contrarietà anche da Gasparri e dalle imprese per l’entrata in vigore della tassa sugli zuccheri: "A rischio 120 posti di lavoro"
Si alza il livello dello scontro all'interno della maggioranza, e del governo, sull'emendamento al Superbonus e sull'introduzione della sugar tax a luglio. Con un botta e risposta ad alta tensione fra il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti che deve porre un argine al "Vajont", la valanga dei bonus edilizi che gonfia il debito pubblico, e dall'altra il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani.
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A far discutere è soprattutto il tema della plastic e sugar tax. Per la prima è disposto il rinvio al 2026 mentre la seconda, malgrado una incongruenza fra relazione tecnica (che prescriveva un analogo rinvio) e il testo dell'emendamento, partirà a luglio di quest'anno con aliquote ridotte del 50% che saliranno poi nel 2026. Una scelta che Assobibe, che riunisce i produttori di analcolici, definisce una "doccia fredda" e per cui Federalimentare chiede una correzione sposando la versione della relazione tecnica viste le "ripetute rassicurazioni" da parte del governo nei mesi scorsi. E in serata arriva una netta presa di posizione del capogruppo di FI alla Camera e del portavoce del partito, Paolo Barelli e Raffaele Nevi.
"Sul metodo - dicono - ci dispiace constatare che anche su questo argomento non c’è stato nessun confronto preventivo. Nel merito preme sottolineare che in occasione della approvazione della legge di bilancio Forza Italia aveva già indicato la necessità di un rinvio della cosiddetta sugar tax contro la quale ci battiamo da anni. E così era stato concordato con la maggioranza e con il governo". "Ciò si era anche concretizzato con l'approvazione di due nostri ordini del giorno in aula votati dalla maggioranza e approvati dal governo che quindi era impegnato a non immettere alcuna tassa sull'argomento - aggiungono Barelli e Nevi -. Siamo meravigliati quindi di questa inversione non concordata, mentre appare rinviata l'introduzione della plastic tax; almeno su quest'ultima c’è stata coerenza".
"Sugar tax. Anche no. Diremo la nostra sul punto". Così il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, commentando l'emendamento del Mef al decreto numero 39, che riguarda agevolazioni fiscali e bonus edilizi in cui viene introdotta la sugar tax. "La Sugar Tax partirà dal 1° luglio: la notizia ci lascia senza parole. Perché dopo una serie di rassicurazioni ricevute anche dai precedenti esecutivi, è proprio il Governo attuale, che tanto si è speso per abolire questa tassa, il primo a farla partire con un preavviso di poco più di un mese. Questa imposta avrà un impatto devastante sul settore delle bibite, sui consumatori, sull'economia del Paese". Lo dichiara Luca Busi, amministratore delegato di Sibeg Coca-Cola, stabilimento siciliano che imbottiglia e distribuisce le bevande a marchio The Coca-Cola Company, con oltre 400 dipendenti. "Il Governo è andato dritto per una strada che trascina tutti in un burrone", aggiunge Busi, "solo in Sibeg la Sugar Tax determinerà un taglio di 120 posti di lavoro. Questa imposta distruggerà l'intero settore delle bevande, non solo quelle gassate, ma anche the, bibite vegetali, acque con vitamine, succhi pastorizzati e sport drink".
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, dopo un crescendo di repliche a distanza, alla fine della mattina si affretta a spiegare come Giorgetti "è un caro amico, ottimo ministro" e che "per un emendamento il governo non traballa". Al leader di Fi non piace la retroattività che colpisce imprese e istituti finanziari, con una stretta che impone fin da inizio 2024 la detrazione in dieci anni andando a intervenire 'in corsa' su situazioni già definite. Con la criticità, per le banche, dei crediti del superbonus non più compensabili con debiti previdenziali. Un crinale ad alta tensione politica, quello creato dall'emendamento 'notturno', su cui la polemica parte fin dalle prime ore della mattina ampliando le tensioni già emerse alla vigilia. "Voglio vederci chiaro nel nuovo testo" sul superbonus che è stato presentato stanotte dal ministero dell'Economia - esordisce Tajani - bisogna veramente prestare molta molta molta attenzione".