Il colosso delle sigarette sottolinea che non ci sono garanzie per un accordo. Le due società insieme valgono 210 miliardi di dollari
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Philip Morris ha avviato le trattative per una fusione con Altria, il produttore della Marlboro negli Stati Uniti, titolare anche del 35% di Juul, il marchio della sigaretta elettronica. Lo annuncia lo stesso colosso del tabacco, sottolineando però che ancora non ci siano garanzie che si raggiunga un accordo. L'operazione che le aziende stanno studiando è tutta in titoli azionari.
Un'eventuale fusione riunirebbe Philip Morris International e Altria dopo dieci anni: nel 2008 infatti le due società si erano divise, con Altria concentrata prevalentemente sul mercato americano e Philip Morris orientata all'estero.
Gli analisti speculano da tempo sul fatto che le due società si sarebbero prima o poi riunite a fronte di un'industria del tabacco che sta cambiando fra le vendite di sigarette in calo e le aziende che cercano nuove fonti di crescita.
Le due società valgono 210 miliardi di dollari - Le due società hanno insieme una capitalizzazione di mercato pari a 210 miliardi di dollari. Se le trattative fra i due colossi dovessero andare a buon fine, nascerebbe un gigante di proporzioni colossali.